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10.12.2024

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News dall’Italia e dal mondo
31 Gennaio 2014

News dall’Italia e dal mondo

 

 

IL TIMONE n. 81 – anno 2009 –

 

E’ MORTA! SI CENA E SI BRINDA

Il quotidiano Avvenire del 12 febbraio dava notizia di un fatto sconcertante. Pochi giorni dopo la morte delia povera Eluana, e prima ancora dello svolgimento dei funerali, l’avvocato Campeis, illegale udinese della famiglia Englaro, ha organizzato un sontuoso ricevimento nella sua villa seicentesca, nelle campagne fuori Udine, al quale sono stati invitati i giornalisti di diverse testate, ma non quelli del quotidiano della Cei. La festa è durata a lungo, fin quasi all’alba, e, stando alla cronaca, è stata impreziosita da «un ricco catering [con] camerieri in guanti bianchi e i migliori vini friulani». L’avvocato ha avuto espressioni di gratitudine nei confronti dei giornalisti presenti, elogiati per il contributo dato al conseguimento del ben noto e triste esito della vicenda. Questo è il fatto. C’è bisogno di commentare? Ma sì, concediamoci un pensierino, che di sicuro non ha turbato l’illustre avvocato, ma che a noi è sorto spontaneo: «Come si giustificherà l’audace legale quando – lo sa Dio verrà chiamato a rendere conto del suo operato al Creatore e sommo Giudice?». È peccato pensare che lì, in quel momento, non gli verrà certo voglia di divertirsi?.. Auguri, avvocato!


REGNA LA FOLLIA

Due bambini scozzesi, che la madre non è in grado di accudire perché schiava della droga, sono stati sottratti ai loro nonni ed affidati ad una coppia di omosessuali. I piccoli, un bambino e una bambina di quattro e cinque anni, erano amorevolmente presi in cura dai nonni che però, secondo la legge scozzese, non sono legalmente autorizzati a teneri i a causa della loro età (59 anni lui, 46 lei). Dopo aver battagliato per due anni e speso tutte le loro sostanze, i nonni si sono rassegnati alla possibilità che i piccoli venissero adottati da una famiglia. Molte quelle che si erano offerte per accogliere i bambini, ma i servizi sociali di Edimburgo li hanno affidati ad una coppia gay. Non solo: pare che i nonni siano stati minacciati di non rivedere più i loro nipotini qualora avessero protestato contro la decisione. “Mi si spezza il cuore a pensare che i nostri nipoti siano costretti a crescere in un ambiente familiare privo di una figura materna, ha spiegato il nonno. Noi non abbiamo pregiudizi nei confronti degli omosessuali, ma sfido chiunque a spiegarmi come una simile scelta possa rivelarsi la migliore nei confronti dei piccoli». Domanda destinata a rimanere senza risposta. Infatti per “spiegare” è necessario l’uso della ragione. Ma in questo mondo, dimentico di Dio e della legge naturale, la ragione è andata in pensione da tempo. Al suo posto regna la follia più totale.


RITORNO A ROMA?

Secondo il giornale australiano The Record, il Papa si starebbe preparando ad accogliere nella piena comunione con Roma vescovi, sacerdoti e fedeli della “Traditional Anglican Communion”, ossia quel gruppo di anglicani che si sono da tempo staccati dalla comunione con l’Arcivescovo di Canterbury ed hanno chiesto di essere riammessi: sono mezzo milione tra fedeli e clero. I loro esponenti hanno già sottoscritto, in segno di adesione, il Catechismo della Chiesa Cattolica e l’hanno depositato presso un Santuario mariano in Inghilterra. Riuniti con Roma, essi conserverebbero il diritto alla liturgia anglicana che, per come è celebrata da questi “tradizionalisti anglicani”, è vicinissima alla Messa tridentina; manterrebbero il loro clero sposato, ma non il vescovo che ora li guida perché, secondo la tradizione della Chiesa, sia cattolica sia ortodossa, solo i celibi accedono all’episcopato. Come è noto, la loro ordinazione anglicana per la Chiesa Cattolica non è valida, come chiarito fin dai tempi di leone XIII, e sarà quindi necessaria una nuova ordinazione, come avviene per gli altri pastori anglicani che passano alla Chiesa Cattolica. Secondo il sito “messainlatino.it” «questa riunificazione avrebbe effetti travolgenti ben al di là della “Traditional Anglican Communion”, servendo da esempio anche a quei numerosi gruppi anglicani, rimasti all’interno della Comunione Anglicana e quindi dipendenti da Canterbury, che esprimono fortissimo disagio per la recente ammissione delle donne all’episcopato, e in precedenza, negli anni ’90, al sacerdozio». Secondo Damian Thompson, direttore del periodico britannico Catholic Herald, potrebbe essere accordato alla “Traditional Anglican Communion” lo statuto di prelatura personale come l’Opus Dei. Non, quindi, una Chiesa uniate come ve ne sono tra le Orientali, ma una sorta di diocesi mondiale con propri apostolati e propri vescovi (Corrispondenza Romana, 21 febbraio 2009).

MISSIONARIO CORAGGIOSO

Don Aldo Trento è un noto missionario della Fraternità San Carlo Borromeo, che dal 1989 vive ed opera in Paraguay. Ha sessantadue anni ed è responsabile di una clinica per malati terminali di Asunción. Il 2 giugno 2008, si è visto conferire dal Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, il titolo di “Cavaliere dell’Ordine della Stella della solidarietà”. Appena ha saputo delia decisione di Napolitano di non firmare il decreto con il quale il Governo Berlusconi intendeva fermare la procedura che avrebbe condotto all’uccisione per fame e sete di Eluana Englaro, don Aldo ha restituito l’onorificenza a Napolitano. Sul quotidiano Il Foglio ha spiegato la ragione del suo gesto: «Come posso io, cittadino italiano, ricevere simile onore quando Lei, con il suo intervento, permette la morte di Eluana, a nome della Repubblica italiana?». E ha voluto so stanziare la sua decisione ricordando che nella clinica che dirige ci sono diverse persone in condizioni simili a quelle in cui si trovava Eluana, ma che vengono amorevolmente curate dal personale medico. E con buoni risultati.
Visto quanto è accaduto, don Aldo si è chiesto: «Come può il Presidente della Repubblica offrirmi una stella alla solidarietà nel mondo?». La risposta è racchiusa in un gesto fermo, dignitoso, che gli fa onore: ha preso la stella e l’ha portata all’ambasciata italiana del Paraguay, perché sia restituita a Napolitano. Bravo!

DEPUTATI AMERICANI: DIFENDETE LA VITA

Il 18 febbraio, Benedetto XVI, ricevendo Nancy Pelosi, portavoce della Camera dei Deputati degli Stati Uniti, ha richiamato il dovere dei politici cattolici di difendere la vita umana. Il Papa ha ricordato «la legge morale naturale e il costante insegnamento della Chiesa sulla dignità della vita umana dal concepimento alla morte naturale».
Questi insegnamenti «impongono a tutti i cattolici, e specialmente ai legislatori, ai giuristi e ai responsabili del bene comune della società, di cooperare con tutti gli uomini e le donne di buona volontà per promuovere un ordinamento giuridico giusto, inteso a proteggere la vita umana in ogni suo momento». Inoltre, la Conferenza Episcopale degli Stati Uniti ha rivolto un appello ai cattolici perché si oppongano al disegno di legge sulla “Libera Scelta”, che vari gruppi radicali stanno promuovendo al Congresso.
Se venisse approvato, presupporrebbe la deroga di tutte le legislazioni contrarie o restrittive dell’aborto nelle leggi dei vari Stati americani. Il Cardinale Justin Rigali, Arcivescovo di Philapelphia e presidente della Commissione Episcopale per le Attività Pro-Vita, ha rivolto un appello al Congresso a non modificare la legislazione attuale sull’aborto. Il porporato ha ricordato che «i legislatori che non concordano sullo status legale dell’aborto ritengono che gli americani non dovrebbero essere costretti dal Governo a sostenere o a partecipare all’aborto contro la propria volontà».
Poche settimane fa, i Vescovi nordamericani hanno reso pubblico il proprio rifiuto di una delle misure adottate dal nuovo Presidente, Barack Obama, di derogare il divieto di destinare fondi federali alla promozione dell’aborto (Zenit, 18 febbraio 2009).

SCUOLA DI APOLOGETICA

Sabato 28 marzo 2009
Islam e cristianesimo. Un confronto

Docente
Silvia Scaranari insegna storia e filosofia a Torino nel liceo scientifico Francesco Faa’ di Bruno. È socia fondatrice del Centro Federico Peirone per lo studio dell’islam e le relazioni cristiano-islamiche di Torino. Collabora con il Timone.

Tema
Il corso si propone di fornire una sintetica informazione sulle principali tematiche riguardanti la religione islamica e contemporaneamente di fornire gli opportuni riferimenti e confronti con la dottrina cattolica.

Programma
ore 10-12
I. Muhammad e la rivelazione coranica. Cristo, Figlio di Dio, e il Vangelo. Lo sviluppo delle due comunità religiose.
II. I punti fondamentali della fede islamica (Dio, il Corano, gli Angeli, Paradiso e Inferno) confrontati con il cattolicesimo.

ore 14-16
III. I doveri religiosi per l’islam (i cinque pilastri della fede). La preghiera, il digiuno, la penitenza nel cattolicesimo. Annuncio del Vangelo e libertà religiosa. I problemi del dialogo inter-religioso.
IV. La persona umana per il Corano, il suo fine sulla terra, la differenza fra uomo e donna, la vita eterna. L’uomo, figlio di Dio in Gesù Cristo, la persona umana e i suoi diritti fondamentali, la vita eterna.

Il Corso si svolgerà sabato 28 marzo 2009 presso il Centro di spiritualità e cultura del Santuario dell’Addolorata, Corso Europa 228, Rho (Milano), dalle 10 alle 16, con la possibilità di pranzare.
Il costo per il corso è di € 50,00. Il costo del pranzo è di €15,00.
Prenotazioni entro il 20 marzo 2009 telefonando al Timone n. 02-66825206 oppure inviando un fax al n. 0260857091 o una email a: karin@iltimone.org.

FOCUS


Eugenetica
(Mons. Rino Fisichella)

L’eugenetica, bandita dalla porta della storia come orrendo tentativo di creare razze “superiori”, rischia di rientrare dalla finestra grazie ai grandi interessi economici. Ingentilita nel nome, imbellettata di buona pubblicità, ma uguale nella sostanza. È l’allarme lanciato dall’arcivescovo Rino Fisichella, presidente della Pontifica Accademia per la Vita, in occasione della presentazione di un convegno su “Le nuove frontiere della genetica e il rischio dell’eugenetica”, organizzato in Vaticano. Secondo il prelato, si finisce per considerare che ci siano «persone che hanno meno valore di altre, sia a causa della loro condizione di vita (povertà, mancanza di educazione, etc) sia a causa della loro condizione fisica, ad esempio per i disabili, i malati psichici, le persone in cosiddetto stato vegetativo». Il caso di Eluana Englaro, aggiungiamo noi, conferma le preoccupazioni di Fisichella.

Massoneria e diavolo (papa Giovanni XXIII)

Scrivendo alle sorelle il 24 febbraio 1929, per esprimere la sua esultanza in seguito all’avvenuta firma dei Patti Lateranensi (11 febbraio dello stesso anno), con la quale pace era fatta tra Vaticano e Quirinale, l’Arcivescovo Angelo Giuseppe Roncalli, allora visitatore apostolico in Bulgaria, utilizzava espressioni forti, come questa: «Benediciamo il Signore! Tutto ciò che la Massoneria, cioè il diavolo, aveva fatto in 60 anni e più contro la Chiesa e contro il Papa in Italia, tutto è stato rovesciato».
Però! Tutti lo chiamano, a ragione, “il Papa buono”. E tale era davvero, anche per pensieri come questi, aggiungiamo noi.

DARWIN (Francesco Agnoli)

In un lungo, interessantissimo articolo su Il Foglio (12 febbraio), Francesco Agnoli ricordava che i «nonostante il tentativo insistente e forzato di alcuni darwinisti di stabilire una I continuità netta, totale, assoluta, tra l’animale i e l’uomo, non vi sono ancora oggi prove di tutto ciò. Anzi, quello che sappiamo ci indica una evidente discontinuità». E tra i problemi irrisolti dell’evoluzionismo darwinista, vi è quello di spiegare da dove venga l’anima dell’uomo, il suo pensiero, l’idea di Dio, il linguaggio, il senso morale, la libertà, l’altruismo….


IL TIMONE N. 81 – ANNO XI – Marzo 2009 – pag. 10 – 11

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