IL TIMONE n. 84 – anno 2009 –
LA CHIESA IN CIFRE
L’Annuario Statistico della Chiesa, da poco pubblicato, mostra la consistenza numerica della Chiesa nei cinque continenti, nel periodo 2000-2007. Da questi dati si evince che il numero totale di sacerdoti diocesani nel mondo è salito, passando dai 265.781 del 2000 ai 272.431 del 2007 (+ 2,5%), mentre quello dei sacerdoti religiosi è sceso, attestandosi a 135.000 nel 2007 (- 2,73%). Questi ultimi sono diminuiti in Europa, in Oceania e nel continente americano. È aumentato, invece, il numero dei sacerdoti in Asia e in Africa. Consistente l’aumento (+ 29%) dei diaconi permanenti, che nel 2007 erano 35.942, mentre i religiosi professi non sacerdoti sono scesi da 55.057 del 2000 ai 54.956 del 2007.
Considerando i continenti, il numero di religiosi è sceso in Europa (-13,82%) e Oceania (-15,8%), si è mantenuto in America ed è aumentato in Asia (+ 31,1 %) e in Africa (+ 9,16%).
È diminuito anche il numero delle religiose, passato da 800.000 a 750.000. Circa il 42% di loro risiede in Europa, e il 60% di queste si trova in Spagna, Francia e Italia. In Asia e in Africa le religiose sono però aumentate.
Aumentano (+ 4,83) i seminaristi, passati da 110.583 a 116.000, ma l’aumento si registra in Africa e in Asia, mentre calano in Europa (- 17%).
Sostanzialmente stabile il numero dei cattolici battezzati nel mondo, che sono circa il 17,3% della popolazione totale. Nel 2007 c’erano 1.147 milioni di cattolici, erano 1.045 milioni del 2000.
In Europa vive circa il 25% dei cattolici del mondo, ma la loro crescita è piuttosto contenuta, solo di poco superiore all’1%. Nel Vecchio continente il !li! 40% della popolazione è cattolica battezzata, ma in Italia, Malta, Polonia e Spagna i battezzati superano il 93% della popolazione residente.
COMUNIONE? NON SULLA MANO
In tre chiese della diocesi di Bologna, precisamente nella chiesa metropolitana di san Pietro, nella basilica di san Petronio e nel santuario della Beata Vergine di San Luca, un decreto dell’arcivescovo, il cardinale Carlo Caffarra, ha stabilito che i fedeli potranno ricevere la Comunione soltanto direttamente dal celebrante, sulla lingua. In pratica, scrive il pro-vicario della diocesi mons. Gabriele Cavina in una lettera ai sacerdoti, ripetuti abusi awenuti in seguito alla concessione della possibilità di ricevere la Comunione sulle mani hanno spinto a prendere questa decisione, almeno per queste tre chiese, dove l’alta affluenza di fedeli rende difficile il controllo che la sacra particola non venga portata via e profanata. Inoltre, il decreto chiede che la distribuzione dell’Eucaristia sia fatta anzitutto dai sacerdoti o dai diaconi, in loro mancanza da ministri istituiti allo scopo (accoliti) e soltanto in casi veramente eccezionali si ricorra ai lettori, alle religiose o a fedeli laici.
LAUREA A OBAMA: MARY ANN GLANDON NON CI STA
Il 17 maggio scorso, all’Università cattolica di Notre Dame, nello Stato dell’Indiana, è stata conferita la laurea honoris causa al neo Presidente degli Stati Uniti Barack Obama, al quale è stato riconosciuto il merito (sic!) di aver «promosso gli ideali della Chiesa e arricchito il patrimonio dell’umanità». Questa incredibile decisione è stata avversata dalla gran parte dei cattolici statunitensi, tra i quali si è distinta Mary Ann Glendon, già ambasciatrice presso la Santa Sede ai tempi della presidenza di George W. Bush, e oggi Presidente della Pontificia Accademia delle Scienze Sociali. L’ex ambasciatrice ha rifiutato di presenziare alla cerimonia di consegna e ha voluto ricordare, in una lettera indirizzata al rettore, che Obama, nei suoi primi cento giorni, ha violato molti dei princìpi ritenuti “non negoziabili” dai vescovi Usa. Per la Glendon la decisione di onorare «un oppositore incallito delle posizioni della Chiesa su temi che coinvolgono fondamentali princìpi di giustizia» ha sollevato problemi molto seri.
CENSURA ALA PAPA: IL PARLAMENTO EUROPEO DICE NO
Il Parlamento europeo ha bocciato con 253 voti contrari, 199 favorevoli e 61 astenuti un emendamento presentato a nome del gruppo liberaldemocratico dal radicale italiano Marco Cappato e dall’eurodeputata Sophie in’t Veld, che proponeva di «condannare fermamente» le affermazioni sull’uso del preservativo nella lotta all’Aids fatte da Benedetto XVI durante il suo recente viaggio in Africa. L’emendamento riguardava il rapporto annuale sui diritti umani nel mondo. Il voto di Strasburgo giunge dopo un’analoga iniziativa approvata dal Parlamento belga, che ha impegnato il Governo di quel Paese ad avanzare una protesta ufficiale presso la Santa Sede. Ferma la replica della Santa Sede che attraverso la Segreteria di Stato aveva preso atto con rammarico di questo passo, inconsueto nelle relazioni diplomatiche tra la Santa Sede e il Regno del Belgio. La Santa Sede aveva inoltre deplorato che un’Assemblea parlamentare avesse creduto opportuno criticare il Pontefice sulla base di un estratto di un’intervista troncato e isolato dal contesto e usato da alcuni gruppi con un chiaro intento intimidatorio, quasi a dissuadere il Papa dall’esprimersi in merito ad alcuni temi, la cui rilevanza morale è ovvia, e di insegnare la dottrina della Chiesa. Anche in Spagna, il Parlamento ha deciso di sottoporre a dibattito una proposta di riprovazione delle frasi del Papa. I due partiti principali, quello socialista e quello popolare, hanno comunque già annunciato che non voteranno a favore della mozione.
CINA: MESSA PONTIFICALE IN RITO ANTICO
In occasione della sua ultima Messa pontificale, il 15 aprile scorso, il Cardinale Joseph Zen Ze-kiun, vescovo di Hong Kong, ha voluto celebrare secondo la forma “straordinaria” del Rito Romano. Il cardinale ha altresì desiderato manifestare il suo attaccamento a questa forma liturgica che in Cina ha provocato numerosi martiri della fede (“La Lettre de Paix liturgique”, n. 174, 20 aprile 2009). Il cardinale Joseph Zen Ze-kiun è stato nominato l’anno scorso membro della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti, dopo la nomina da parte di Benedetto XVI a membro del Consiglio post-sinodale del Sinodo per l’Eucaristia, tenutosi a Roma nell’ottobre 2005. Il Cardinale, noto per la sua schiettezza, ha dichiarato ai numerosissimi giornalisti che hanno assistito alla cerimonia che d’ora in poi desidererebbe dedicare una parte del suo tempo di ritiro ai fedeli legati alla liturgia tradizionale della Chiesa. Ha inoltre spiegato che il suo gesto è stato liturgico e non politico, come alcuni volevano far credere. Ha voluto manifestare pubblicamente l’importanza di questa forma liturgica e ribadire che lo stesso Vaticano auspica che tale liturgia torni in auge nelle diocesi. In Cina è già successo poiché, come è noto, più del1 0% delle Messe sono celebrate secondo la forma “straordinaria” e ogni giorno nella cattedrale di Pechino si celebra la Messa tridentina. Il cardinale non è d’altronde alle prime armi, in quanto aveva già celebrato pubblicamente una Messa pontificale secondo il rito tridenti no nel maggio 2006, alcune settimane dopo la sua elevazione al cardinalato e più di un anno prima della promulgazione del Motu proprio Summorum Pontificum del 7 luglio 2007 (Corrispondenza Romana del 9/5/2009).
SCIENZE RELIGIOSE
Il Pontificio Ateneo Regina Apostolorum presenta il Baccalaureato e la Licenza in Scienze Religiose, attraverso un programma chiamato “Executive”, che permette di ottenere una formazione teologica universitaria, con riconoscimento ecclesiastico, che dà diritto a diventare insegnante di religione. La modalità “Executive” consiste in un programma di studi disegnato pedagogicamente per offrire tutta l’eccellenza accademica propria del livello universitario, ma concentrando quelle lezioni in cui è richiesta la presenza nella fascia oraria di maggiore disponibilità del professionista di oggi, rendendo così possibili gli studi filosofici e teologici per chi è impegnato nel lavoro e in famiglia. Nella più totale fedeltà al magistero della Chiesa, il programma presta una attenzione particolare alle sfide e ai problemi della società contemporanea.
Il Baccalaureato in Scienze Religiose si ottiene dopo un triennio in cui si affrontano le principali materie filosofiche e teologiche.
La Licenza in Scienze Religiose si ottiene dopo un biennio di specializzazione e questa licenza permette di diventare docenti di religione nelle scuole primarie e secondarie. Il corso, però, è consigliabile non solo a chi vuole insegnare religione nelle scuole, ma anche a quanti si impegnano nella Chiesa come catechisti, animatori pastorali, evangelizzatori. Davvero un’ottima occasione per chi vuole coltivare una solida formazione personale nel campo della fede cattolica. Per informazioni, contattare l’Ateneo Pontificio Regina Apostolorum, nelle persone di: Massimiliano Spezzatini (tel. 06/66543901 – massimiliano.spezzatini@upra.org ) e Raffaele Stirpe (tel. 06/66543817- raffaelestirpe@upra.org ).
FOCUS
Primato della verità (Papa Benedetto XVI)
L’editrice Cantagalli ha appena dato alle stampe il volume L’elogio della coscienza. La verità interroga il cuore, che raccoglie scritti di Joseph Ratzinger-Benedetto XVI sul tema della coscienza. Secondo l’autore, la coscienza non può essere separata dalla verità, in cui trova la sua misura e il suo fondamento. Si afferma così, in sintonia con il perenne insegnamento della sana filosofia, il primato della verità sulla prassi: non è l’agire che determina o crea la verità, ma è quest’ultima che rende possibile un agire autentico.
Anima e vita eterna (Card. Angelo Bagnasco)
Nell’omelia pronunciata per i funerali di don Gianni Baget Bozzo, morto il 7 maggio scorso, il cardinale Angelo Bagnasco ha richiamato l’attenzione su un tema assai caro al sacerdote scomparso, quello dell’anima e della vita eterna. ..Se l’uomo è un grumo di materia organica solo un po’ più sviluppata, se non siamo anche anima – ha detto il cardinale – allora non esiste futuro, vita eterna, infinito. Allora ognuno è prigioniero di se stesso, chiuso nel mondo angusto del suo piccolo e fuggevole presente, dove i valori dell’amore fino al sacrificio di sé difficilmente trovano fondamento e linfa rinnovatrice… Ha poi aggiunto: ..Se l’uomo è effimero, anche la società sarà inevitabilmente effimera. In sostanza: senza l’anima l’uomo è una passione inutile… Si può forse negare la verità di questa profonda riflessione? Non è forse sotto gli occhi di tutti la fragile consistenza della nostra epoca che, negando ostinatamente Dio, non riesce a trovare pace e felicità?
Desiderio di Dio (Antonio Socci)
In un articolo pubblicato sul quotidiano Libero (9-5-2009), Antonio Socci ha scritto: «Il vero desiderio che ci abita, fin dentro a tutte le nostre fibre, l’unico bisogno assoluto che abbiamo e che è inestirpabile e inestinguibile è Dio, perché noi siamo fatti per l’infinito, per una felicità senza limiti e tutto ci lascia insoddisfatti. Diceva sant’Agostino, che era stato un gran peccatore carnale: “O Signore, ci hai creati per te, e il nostro cuore è inquieto finché non riposa in Te”».
IL TIMONE N. 84 – ANNO XI – Giugno 2009 – pag. 12 – 13