IL TIMONE n. 116 – anno 2012 –
IL 95% SCEGLIE LA COMUNIONE IN GINOCCHIO
Sul sito www.messainlatino.it (12/7/2012) è apparsa una lettera di don Andrea Brugnoli, fondatore delle “Sentinelle del mattino” e grande amico del Timone, indirizzata ai confratelli parroci. Vi si illustra un percorso per favorire la ricezione della S. Comunione in ginocchio, per “fare come fa il Papa”. «Una soluzione non ottimale, ma pastoralmente efficace – scrive don Brugnoli – in vista di tempi migliori nei quali si potrà nella Chiesa fare le cose senza “passaggi”. Ma, si sa, questi son tempi in cui dobbiamo pian piano recuperare la fede e ricostruire ciò che è stato devastato».
La riportiamo perché potrà risultare utile ai tanti sacerdoti che leggono il Timone.
«Dal Natale 2011 fino ad oggi, nella mia parrocchia ho iniziato a proporre ai parrocchiani la S. Comunione in ginocchio, nella seguente forma:
1) All’inizio della S. Messa sono già pronti due inginocchiatoi davanti all’altare.
2) La S. Messa in rito ordinario prosegue nel consueto modo fino all’Agnello di Dio.
3) Un lettore legge, mentre il sacerdote va a prendere la pisside al Tabernacolo, queste semplici parole da un foglietto prestampato: «Papa Benedetto XVI ci ricorda che la pratica di inginocchiarsi per la santa Comunione ha a suo favore secoli di tradizione ed è un segno di adorazione particolarmente espressivo. Per questo, nella nostra parrocchia, abbiamo deciso di dare a tutti la possibilità di riceverla anche in questo modo».
4) La comunione viene distribuita alla gente che si accosta con grande varietà di modi. A tutti viene data così come si presentano: in ginocchio e in bocca, in ginocchio e in mano, in piedi in bocca e in piedi in mano.
Questo viene fatto ad ogni S. Messa, e leggendo il foglietto solo alle S. Messe festive.
Risultato? Lasciando questa libertà e senza imporre nulla, il 95% dei miei parrocchiani si inginocchia, dimostrando così che la gente capisce subito la posta in gioco e la bellezza di ricevere Gesù nel modo con cui per secoli l’ha ricevuto. E questo sia per gli adulti che per i giovani e i bambini. Provare per credere.
Forza, amici parroci: un po’ di coraggio e diamo una mano al Papa che in più occasioni sta cercando di insegnare alla Chiesa, senza imposizioni, il valore di questi gesti.
Dio vi benedica!
don Andrea Brugnoli, parroco di S. Zeno alla Zai (Verona) – responsabile internazionale progetto “Sentinelle del mattino”».
Possa questa lettera, si legge nel sito, «essere di esempio per sacerdoti giovani, di monito per i più anziani (e per i superiori) e di incoraggiamento per gli insicuri».
CINA: LA CHIESA CRESCE
Nei primi otto mesi del 2012, la parrocchia di Jiang Yin della diocesi di Nanchino ha accolto 294 nuovi membri dopo un lungo cammino di preparazione e catechesi. Oltre 400 catecumeni hanno seguito gli incontri di catechismo, e di loro 294 sono stati battezzati. Il responsabile della parrocchia ha sottolineato: «in attesa dell’Anno della Fede, continuiamo a promuovere l’evangelizzazione». Dal 2006 questa parrocchia ha cominciato ad organizzare un Corso per i laici sull’evangelizzazione, che oltre a sensibilizzare i fedeli sulla necessità di contribuire alla missione, intende anche formare i laici sui contenuti della fede e sul metodo più adeguato per rispondere alle esigenze missionarie. La parrocchia utilizza anche i mezzi più moderni per coinvolgere le persone nella vita parrocchiale e nell’impegno missionario, come contatti sms o via web, senza trascurare la visita alle famiglie. Oggi la diocesi di Nanchino conta oltre 100 mila fedeli, una ventina di sacerdoti, una quarantina di suore, 11 chiese e 80 stazioni missionarie. (NZ) (Agenzia Fides 6/9/2012).
INDIA. FETICIDIO FEMMINILE
Secondo l’ultimo censimento del governo (2011), in India nascono in media 914 bambine ogni 1000 maschi. Un dato allarmante, perché proprio negli anni in cui il governo ha adottato diverse misure e campagne di sensibilizzazione sul tema, lo squilibrio tra maschi e femmine è aumentato: nel 2001 infatti, era di 927 femmine ogni 1000 maschi. Dal 1994, con l’approvazione del Pre- Natal Diagnostic Technologies (Pndt) act, in India è illegale l’uso di particolari esami per determinare il sesso del feto. In base alla legge, i medici devono presentare una lista delle pazienti su cui, per ragioni di pura salute, hanno condotto tali test. Tuttavia, il Pndt non è servito a frenare la diffusione di aborti selettivi e infanticidi femminili, e ha anzi favorito la diffusione di cliniche clandestine. «Questo disturbante fenomeno – spiega il dr. Carvalho, membro della Pontificia Accademia per la Vita – è in parte legato a ragioni culturali: una società patriarcale che da sempre preferisce il figlio maschio». In questo contesto, «la femmina è considerata un peso, soprattutto economico: per contrattare un buon matrimonio, la famiglia della futura moglie deve assicurare una dote consistente». Ma una volta sposata, la donna non sarà rispettata finché non darà alla luce un bambino: per questo, sottolinea il medico, «il feticidio femminile ha anche implicazioni sociali: svuota la donna di ogni valore e la rende succube dell’uomo. È una grave violazione dei diritti umani, e il lato più oscuro della nostra società». (Asia- News, 4/9/2012).
TERRA SANTA. CRISTIANI NEL MIRINO
«Come mai i cristiani sono ancora un bersaglio? ». Questa domanda apre il comunicato dell’Assemblea degli Ordinari Cattolici di Terra Santa (AOCTS), pubblicato il 4 settembre in reazione agli atti di vandalismi contro l’abbazia dei monaci trappisti di Latroun. La porta principale del monastero, situato a circa 15 Km da Gerusalemme, è stata bruciata e i muri imbrattati con scritte anti-cristiane. Il comunicato porta le firme di numerosi esponenti cristiani, tra cui il patriarca latino di Gerusalemme e presidente dell’Assemblea degli Ordinari, Fouad Twal, l’arcivescovo melchita cattolico di Acco, Elias Chacour, il nunzio apostolico per la Giordania, Giorgio Lingua, e il Custode di Terra Santa, padre Pierbattista Pizzaballa, O.F.M. «Sfortunatamente ciò che succede a Latroun non è che l’ultimo di una seria di attacchi contro i cristiani e i loro luoghi di culto», prosegue il testo dell’AOCTS, che sottolinea l’impegno della comunità dei monaci trappisti per il dialogo con la società israeliana e la riconciliazione tra ebrei e cristiani. «Il monastero è visitato ogni settimana da centinaia di ebrei israeliani che vi sono accolti dai monaci con carità e calore», ricorda la nota. Rivolgendosi alle autorità israeliane, i firmatari del comunicato chiedono di «muoversi per porre fine a questa violenza insensata e assicurare nelle scuole un insegnamento del rispetto verso tutti coloro che si riconoscono di questa terra». (Zenit, 6/9/2012).
DEPUTATO PER… LA VITA
Il deputato di Pietroburgo Vitaly Milonov ha proposto di conferire lo status di cittadini ai bimbi in grembo. «Propongo di iniziare dalle fondamenta e considerare ogni essere umano come tale in ogni stadio della sua vita, in particolare nello stadio prenatale», ha detto il deputato a una emittente radiofonica. Secondo il politico, l’aborto in quest’ottica va combattuto ufficialmente come «omicidio». Milonov ha promesso di presentare una bozza di legge al Parlamento russo per emendare la Costituzione e considerare un bambino non nato – dal momento del suo concepimento o per lo meno da quando il suo cuore inizia a battere – come un cittadino. In Russia l’aborto è consentito entro le 12 settimane di gravidanza, fatta eccezione per i casi in cui la donna sia vittima di stupro o la sua salute in pericolo. (Avvenire, 16/8/2012).
VIETNAM. COMUNISMO PERSECUTORE
Un “viaggio” simbolo di “libertà”, per chiedere al governo di rilasciare un gruppo di prigionieri rinchiusi per reati di coscienza e per la fede professata, il cristianesimo. È l’iniziativa lanciata nei giorni scorsi da un gruppo di parenti e amici di 17 fra cattolici e protestanti, da oltre un anno in prigione per crimini legati al pensiero e all’opinione. Le autorità vietnamite hanno represso con violenza la marcia pacifica. Tuttavia, questa manifestazione simbolica del dissenso è divenuta anche occasione per un pellegrinaggio in luoghi sacri, monasteri e luoghi di culto da tempo vittime della repressione del governo comunista di Hanoi, fra cui i fedeli della parrocchia di Thai Ha nella capitale. Dal 24 al 28 agosto almeno 30 famiglie cristiane, parenti di attivisti e intellettuali sotto processo, hanno compiuto questa sorta di pellegrinaggio con destinazione Hanoi. I familiari hanno sfilato per le vie della capitale brandendo cartelli con scritto “Le autorità vietnamite rilascino giovani innocenti”, oppure “Il mio ragazzo è innocente” e ancora “Mio fratello è innocente”. Per oltre un anno essi hanno lanciato appelli e petizioni al governo centrale, chiedendo di liberare persone incarcerate per la fede professata o le idee espresse. In risposta, le autorità hanno represso con la violenza queste dimostrazioni pacifiche arrestando i familiari; le forze di sicurezza hanno ammassato la gente a bordo di bus, rispedendoli senza troppi riguardi nelle zone di origine. Il governo ha inoltre rispedito al mittente le petizioni e ha impedito una denuncia formale della vicenda al tribunale. (AsiaNews, 3/9/2012).
All’Udienza Generale di mercoledì 5 settembre, Benedetto XVI ha ricordato la decisiva importanza della preghiera: «La preghiera costante risveglia in noi il senso della presenza del Signore nella nostra vita e nella storia, e la sua è una presenza che ci sostiene, ci guida e ci dona una grande speranza anche in mezzo al buio di certe vicende umane; inoltre, ogni preghiera, anche quella nella solitudine più radicale, non è mai un isolarsi e non è mai sterile, ma è la linfa vitale per alimentare un’esistenza cristiana sempre più impegnata e coerente». Facciamo tesoro di queste parole: la preghiera sostiene, guida e dona speranza. Anche a chi s’impegna nella “buona battaglia” apologetica!
Per il cardinal Martini la Chiesa era “indietro di 200 anni”. Intervistato da Aldo Cazzullo (Corriere della Sera, 5/9/2012), il confratello Camillo Ruini ha spiegato che se vi è una distanza della Chiesa dal nostro tempo dovuta «a limiti e peccati degli uomini di Chiesa», talvolta incapaci «di vedere le opportunità che si aprono oggi per il Vangelo », ve n’è un’altra che, invece, corrisponde alla «distanza di Gesù Cristo e del suo Vangelo, e per conseguenza della Chiesa, rispetto a qualsiasi tempo», tanto il nostro come quello in cui visse Gesù. «Questa distanza – ha detto Ruini – ci deve essere, e ci chiama alla conversione non solo delle persone ma della cultura e della storia». Così «la Chiesa non è più indietro, ma è più avanti, perché in quella conversione c’è la chiave di un futuro buono».
Studiare è un lusso (Mons.Luigi Negri)
A Camillo Langone (Il Foglio, 31/8/12), Mons. Luigi Negri, vescovo di San Marino-Montefeltro, ha detto: «i cattolici impegnati nei due schieramenti [politici, ndr] non hanno fatto un solo gesto per riaprire la questione della libertà di educazione. Eravamo giunti a ottenere che il sistema scolastico non fosse più considerato doppio (pubblico-privato) ma unico: un sistema scolastico pubblico all’interno del quale potevano convivere la forma statale e quella paritaria. Mentre oggi siamo al tracollo, basti pensare che le scuole private sono inserite nel redditometro come bene di lusso». E ha concluso: «Dalla dichiarazione dei redditi si possono detrarre le spese veterinarie ma non le rette scolastiche». Insomma: costa meno tenere un animale, che far studiare un figlio.
IL TIMONE N. 116 – ANNO XIV – Settembre/Ottobre 2012 – pag. 10 – 11
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