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11.12.2024

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News dall’Italia e dal mondo
31 Gennaio 2014

News dall’Italia e dal mondo

IL TIMONE n. 119 – anno 2013 –



VESCOVO CORAGGIOSO


Mons. Taddeo Ma Daqin, il coraggioso vescovo consacrato il 7 luglio scorso, rischia di essere esautorato e oltre alla libertà – è da mesi agli arresti domiciliari – perderebbe anche il titolo di vescovo “coadiutore” di Shanghai. Secondo fonti ecclesiali, la sua nomina sarebbe stata revocata dal “Consiglio dei vescovi cattolici cinesi” (non riconosciuto dalla Santa Sede). La violenta mossa contro mons. Ma Daqin era attesa da tanto tempo. Il giorno della sua consacrazione episcopale, mons. Ma Daqin ha sfidato la politica religiosa che grava da oltre 60 anni sulla Chiesa, presentando le dimissioni da membro dell’Associazione patriottica – l’organismo di controllo della Chiesa – e ha rifiutato di condividere il calice della comunione con un vescovo scomunicato dalla Santa Sede.
Per il suo gesto, è stato applaudito a lungo dai fedeli ed è divenuto un esempio di coraggio per molti sacerdoti e vescovi della Cina. Ma il governo vede con terrore la possibilità che si moltiplichino gesti di rifiuto dell’Associazione patriottica, che renderebbe inutili tutte le strutture di controllo del Partito e, subito dopo l’ordinazione, ha obbligato mons. Ma Daqin agli arresti domiciliari presso il seminario diocesano, vicino al santuario della Madonna di Sheshan. Gli è proibito di portare zucchetto, anello, croce pettorale, tutti i segni del suo episcopato e anche di concelebrare la messa con altri sacerdoti. Anche seminaristi e suore che avevano aiutato il vescovo nel suo gesto sono stati puniti. L’azione di forza contro mons. Ma Daqin avviene a poche settimane dalla conclusione del Congresso del Partito comunista cinese, che ha votato la nuova leadership della Quinta generazione, con al centro Xi Jinping, come segretario generale e futuro presidente. Molti analisti lo hanno elogiato come una personalità tranquilla e riformista, che potrebbe cambiare la situazione della libertà religiosa in Cina. Ma molti fatti in queste settimane sembrano deporre per il contrario. (Asia- News, 10/12/2012).

PERICOLO MASSONERIA


Ferma condanna alle logge massoniche e preoccupazione per il crescente numero delle sètte che rappresentano un pericolo non solo per il Paese, ma per il lavoro pastorale della Chiesa cattolica, sono state espresse dai vescovi del Paraguay durante l’assemblea plenaria ordinaria svoltasi nella capitale Asunción dal 5 al 9 novembre scorso. «La massoneria e le sètte – si legge nella carta pastorale a firma di monsignor Catalino Claudio Giménez Medina, vescovo di Caacupé e presidente della Conferenza episcopale del Paraguay (Cep) – sono ostacoli esterni per la nostra opera di evangelizzazione. In particolare, la massoneria, che non riconosce la divinità di Gesù Cristo, offre con l’inganno un’attrazione filosofica mista a filantropia che contraddice la fede cristiana. Per questo motivo – prosegue il documento dei vescovi – sosteniamo che nessun cattolico può far parte della massoneria ». (L’Osservatore Romano, 14/11/2012).

PER LA VITA NASCENTE

Una importante Dichiarazione di specialisti in ostetricia e ginecologia in difesa della vita umana nascente: la rende nota il “Comitato Verità e Vita”, prendendo spunto da un recente attacco scatenato in Irlanda nei confronti di medici che si oppongono all’aborto, «con la strumentalizzazione di una triste vicenda (una donna in stato di gravidanza che, dapprima ha perso il bambino e poi, alcuni giorni dopo, è morta di setticemia) che è stata trasformata in una falsa verità che – ovviamente – i media di tutto il mondo hanno immediatamente abbracciato: che cioè il mancato aborto sia stata la causa della morte della donna. Non è mancata, ovviamente, la sottolineatura che i medici avevano rifiutato l’aborto per motivi religiosi». Il Comitato Verità e Vita sostiene e diffonde la “Dichiarazione di Dublino”, redatta dal Committee for Excellence in Maternal Healthcare, che afferma: «Come esperti medici e ricercatori in ostetricia e ginecologia, affermiamo che l’aborto diretto – la distruzione intenzionale del nascituro bambino – non è medicalmente necessario per salvare la vita di una donna. Noi sosteniamo che esiste una differenza fondamentale tra l’aborto e i necessari trattamenti medici che vengono effettuati per salvare la vita della madre, anche qualora tali trattamenti abbiano come risultato la perdita della vita del bambino non ancora nato. Confermiamo che il divieto di aborto non influisce in alcun modo sulle disponibilità di cura delle donne in gravidanza». Il Comitato verità e Vita invita a diffondere la Dichiarazione, mediante l’invio di una e-mail a info@symposiummaternalhealth.com.

FRANCIA: PIGNORAMENTI DI STATO?

Adesso siamo ai pignoramenti di Stato: sempre più aggressiva ed esplicita in Occidente l’offensiva condotta contro la Chiesa. La notizia giunge dalla Francia: il Ministro per la Casa, Cécile Duflot, 37 anni, segretario generale dei Verdi, ha deciso di dar lezioni di solidarietà alla Chiesa a sue spese ovvero requisendo tutti gli alloggi vuoti di proprietà dell’Arcivescovado di Parigi, per metterli a disposizione dei senzatetto. Ha annunciato tale intenzione sul giornale Le Parisien, dichiarando d’aver scritto una lettera all’Arcivescovado. L’Istituzione cattolica, ha ricordato come la Chiesa non ha atteso Cécile Duflot per vivere concretamente la carità verso chi si trova in condizioni di bisogno: già da cinque anni, infatti, d’inverno, le porte di ben 26 parrocchie della diocesi di Parigi si spalancano ogni sera, per offrire vitto e alloggio a chi ne necessiti. In Francia, secondo il rapporto 2012 della Fondazione “Abbé Pierre”, sarebbero circa 133 mila i senzatetto e circa 3,6 milioni le persone con sistemazioni precarie. Mentre, secondo l’Istituto Nazionale di Statistica e di Studi Economici, sarebbero 2,3 milioni gli alloggi sfitti. Ma da tale computo sarebbero escluse, per l’appunto, le proprietà ecclesiastiche. (Mauro Faverzani, Corrispondenza Romana, 5/12/2012).

SIRIA: CRISTIANI NEL TERRORE

Circa 150mila cristiani vivono nel terrore in oltre 40 villaggi della cosiddetta “Valle dei Cristiani”, nella Siria occidentale. La valle, storica roccaforte dei cristiani siriani, in prevalenza greci-ortodossi, ha accolto migliaia di rifugiati provenienti da Homs e da altre città e province. Oggi i cristiani sono sotto il fuoco di milizie islamiste che si sono stabilite nella fortezza crociata di “Krak des Chevaliers”, eretta nel secolo XI da un emiro musulmano, ricostruita dagli Ordini ospedalieri crociati e oggi patrimonio culturale dell’Unesco. Le milizie sparano senza sosta colpi di mortaio contro i villaggi sottostanti. Nell’area sono infatti state erette delle barricate dall’esercito regolare siriano, obiettivo dei militanti. I civili cristiani, in questa prova di forza, sono “vittime collaterali” che vengono colpite senza alcuna cura. Nei giorni scorsi una pioggia di fuoco si è abbattuta sul villaggio di Howache, distruggendo case, provocando la morte di tre giovani cristiani e ferendo molti civili. Le famiglie del villaggio piangono Iyad Salloum, 30 anni, Fady Haddad, 34 anni, mentre un altro giovane è deceduto nell’ospedale di Nostra Signora di Hosn. E, nelle scorse settimane, la comunità cristiana nella valle aveva già contato altri 9 morti. «I cristiani – dice a Fides un sacerdote locale – vogliono essere neutrali. Ma la nostra valle è assediata dalla violenza e dall’instabilità che ci disorienta e terrorizza. Non riusciamo ad essere strumenti di dialogo e di coesione, come vorremmo essere». Il sacerdote chiede ai belligeranti di «non colpire gratuitamente i civili, di rispettare la neutralità dei cristiani che, per la loro fede e identità, vogliono essere un fattore di riconciliazione ». (PA) (Agenzia Fides 13/12/2012).


PREMIO ALLO SCIENZIATO AMALDI

Nell’anno della fede e con i 30 anni del suo Premio Internazionale, la Scuola di Cultura Cattolica ha premiato uno scienziato di fama internazionale: Ugo Amaldi, fisico al CERN di Ginevra. Per sfatare il pregiudizio secondo cui la fede sarebbe un ostacolo alla ragione e grazie al «suo amore per la scienza, per la verità e per l’uomo che appaiono sempre saldamente ancorati alla fiducia nello Spirito Santo », come attestato nella motivazione, Ugo Amaldi è stato insignito del celebre riconoscimento venerdì 16 novembre a Bassano del Grappa. Il premio a uno scienziato coglie l’invito di Benedetto XVI ad «allargare la nostra ragione ». Per questo, ha affermato il presidente della giuria del Premio Sergio Belardinelli, «abbiamo bisogno di uomini che sappiano parlare entrambe le lingue, quella della fede e quella della ragione, e conciliarle ». Su quest’ultima questione si è incentrata la lectio magistratis del prof. Amaldi, che ha cercato di spiegare come Dio sia la matrice del mondo. Secondo lo scienziato, «Dio ha creato un universo, forse un multiverso, con il solo scopo di far nascere delle vite intelligenti pensanti, capaci di scegliere e di sceglierLo». C’è inoltre una dualità tra Dio e la natura, in quanto il primo sostiene tutte le cose e dà unità al creato. In questa visione, l’uomo è caratterizzato da una «razionalità scientifica», da una «ragionevolezza sapienziale» (che ci dice che «è ragionevole credere che il mondo sia stato creato») e da una «ragione filosofica», con la quale l’uomo indaga gli interrogativi sulla propria esistenza. Infine, un tema rilevante nella società odierna, secondo Amaldi, è legato al naturalismo, una delle cause della scristianizzazione dell’Occidente. «Se non si dà una risposta concreta – ha detto il premiato – tutte le battaglie sul nichilismo e sul relativismo etico saranno perse». (Giulia Fietta).

FOCUS

Peggio di Pilato (Papa Benedetto XVI)

Ricevendo il 13 dicembre scorso alcuni ambasciatori in Vaticano, Benedetto XVI ha detto che a quanti vogliono educare alla verità, oggi il mondo oppone la domanda di Pilato: «che cos’è la verità?» (Gv 18,38). I tempi, però, sono cambiati, ma non in meglio rispetto a quelli di Pilato, perché oggi – afferma il Papa – «dire il vero è divenuto sospetto, voler vivere nella verità sembra superato e promuoverla sembra essere uno sforzo vano». Eppure, ha ribadito Benedetto XVI, «il futuro dell’umanità si trova anche nel rapporto dei bambini e dei giovani con la verità: la verità sull’uomo, la verità sul creato, la verità sulle istituzioni, e così via». È così: solo un’educazione alla verità è al tempo stesso educazione alla morale per i giovani.

Previsione (Card. Francis George)

Nel 2010, parlando ad alcuni sacerdoti sulle probabili, drammatiche conseguenze del processo di secolarizzazione che avanza inesorabile, il Card. Francis George, allora Presidente della Conferenza Episcopale statunitense, oggi Arcivescovo di Chicago, disse: «Io attendo di morire dentro al mio letto, il mio successore morirà in prigione e i suoi successori andranno a morire martiri sulla piazza pubblica». La “previsione” fece il giro del mondo e suscitò molte polemiche. Ma ciò che fu omesso, ha ricordato recentemente il card. George, è che alla fine, il successore del martire «raccoglierà i detriti di una società in rovina e lentamente aiuterà a ricostruire una civiltà, quello che la Chiesa ha sempre fatto nella storia umana».

Famiglia: tutti contro (Riccardo Cascioli)

«Non c’è dubbio che in Europa stiamo assistendo a un attacco sistematico alla famiglia naturale» ha scritto Riccardo Cascioli, direttore de La Nuova Bussola Quotidiana (www.lanuovabq. it) nell’editoriale del 13 dicembre scorso. «Addirittura c’è una accelerazione che non conosce confini ideologici: conservatori nel Regno Unito e socialisti in Francia marciano paralleli verso lo stesso obiettivo. A quegli esempi vanno poi aggiunti i paesi dove la “rivoluzione” si è già compiuta: vedi la Scandinavia, dove è già stata annullata qualsiasi differenza tra matrimonio e altri tipi di unione, e dove già oltre la metà dei bambini nascono al di fuori del matrimonio». Ma distruggere la famiglia è l’obiettivo di ogni potere totalitario. Prepariamoci…

IL TIMONE N. 119 – ANNO XV – Gennaio 2013 – pag. 10 – 11

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