Il Timone n. 57 – anno 2006 –
PLEBISCITO TRUCCATO
Tornato al Governo nel gennaio del 1860, Cavour raggiunse un accordo con l’impera-tore francese Napoleone III: in cambio della sua accettazione delle conquiste (Emilia e Granducato di Toscana) dovute alla Seconda Guerra di Indipendenza (1859), Cavour offriva alla Francia le due regioni confinanti di Nizza e della Savoia. Napoleone III accettò l’offerta. I plebisciti con cui le popolazioni espressero il loro consenso ad abbandonare il Regno di Sardegna per essere annesse all’Impero di Francia furono pilotati. Durante la campagna elettorale, per ordine di Cavour, furono vietate tutte le manifestazioni contrarie alla Francia e permesse solo quelle favorevoli; vennero sequestrati tutti i manifesti ostili e affissi solo quelli a favore; nel giorno del voto, agli elettori che recavano la coccarda francese venivano offerti vino e caffé; le schede elettorali con il “si” venivano distribuite ovunque, mentre quelle con il “no” erano introvabili o quasi. Alla fine, i voti contrari furono 160 a Nizza e 235 in Savoia!
LA PRIMA INCORONAZIONE CRISTIANA
In una battaglia decisiva a Tolbiac, vicino a Colonia, l’esercito dei Franchi, in guerra contro gli Alemanni, stava per essere messo in rotta completa. Clodoveo decise di rivolgersi al “Dio della moglie” (la cattolica Clotilde), facendo voto di battezzarsi in cambio del rovesciamento dell’esito della battaglia: «Dio di Clotilde – gridò a gran voce – dammi la vittoria e non avrò altro Dio all’infuori di te!». Pochi istanti dopo gli Alemanni, terrorizzati, fuggirono disordinatamente. La vittoria fu totale. Di fronte a tale inspiegabile cambiamento dell’esito della battaglia, Clodoveo non ebbe esitazioni. Si fece battezzare con tremila suoi ufficiali e soldati la vigilia di Natale dell’anno 496 dal vescovo san Remigio, che pronunciò la celebre frase: «Abbassa il capo, condottiero: adora quel che bruciasti e brucia quel che adorasti». Remigio lo unse con l’olio santo: fu la prima incoronazione cristiana, rito sacro, perpetuato per più di un millennio dai Re di Francia e dagli imperatori del sacro Romano Impero. La notizia è tratta dall’ottimo sussidiario di storia per la Scuola Secondaria di primo grado, Alle radici del domani. Il Medioevo (De Mattei, Nistri, Viglione).
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