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7.12.2024

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Non tutti sanno che…
31 Gennaio 2014

Non tutti sanno che…

Il Timone n. 69 – anno 2008 –

 

È EVIDENTE: DIO ESISTE!


Tre anni fa, l’inglese Anthony Flew, filosofo della scienza universalmente riconosciuto come il campione mondiale dell’ateismo, cominciò un percorso di revisione delle proprie idee che lo portò a riconoscere l’infondatezza razionale della negazione di Dio. Interrogato sui motivi che lo hanno spinto a questa scelta, ha risposto che, ammirando sempre più Einstein ed altri scienziati, si è convinto che dietro la straordinaria complessità dell’universo deve necessariamente esserci una Intelligenza (Dio) e ha aggiunto che, studiando più in profondità la ricchezza e l’intelligenza della vita, gli risulta del tutto non plausibile che un brodo chimico (il famoso “brodo primordiale” nel quale – per caso – si sarebbe sviluppata la vita) abbia potuto generare in maniera magica il codice genetico. Secondo Flew, sarebbe stata addirittura l”’evidenza” dell’opera della creazione a condurlo ad ammettere la realtà di Dio. Ammessa l’esistenza del Creatore («accetto il Dio di Aristotele»), Flew sta ora guardando con attenzione al Cristianesimo. Gli assicuriamo la nostra preghiera.

 

VITTIME DEI PARTIGIANI

 

Tra le diverse ferite che accompagnano la storia dell’Italia moderna, vi è certamente quella che riguarda la guerra civile combattutasi dal 1943 al 1945 e oltre, che ha visto contrapporsi le due ideologie protagoniste del ‘900, il fascismo e il socialcomunismo. Per tentare una guarigione da queste ferite, bisogna anzitutto ricostruire la verità dei fatti, e dare un nome alle , vittime, a tutte le vittime. È quello che ha cercato di fare Giampaolo Pansa nei suoi numerosi libri dedicati al tema. Nell’ulti,mo, I gendarmi della memoria (Sperling & Kupfer, 2007), ricostruisce il numero dei morti, fascisti o ritenuti tali, uccisi dopo 1’8 settembre 1943, fino al 1948: sono 45.200 e i loro nomi sono pubblicati sul sito internet www.laltraverita.it. Di questi, sempre secondo Pansa, 19.207 sono stati assassinati dalle brigate partigiane, soprattutto comuniste, dopo la fine della guerra, e il 90% nelle settimane immediatamente successive al 25 aprile 1945. Dare un nome, e spesso un volto, alle vittime anonime di una guerra atroce è anzitutto un’opera di misericordia spirituale, oltre che un importante contributo a risanare la memoria storica del popolo italiano.
GIANPAOLO PANSA, I gendarmi della memoria, Sperling & Kupfer, 2007

 

 

CONVERSIONE ISTANTANEA

 

Narciso Yepes (1927-1997), grande chitarrista spagnolo, membro dell’Accademia reale di Belle Arti, visse la sua gioventù nell’ateismo più convinto. Dopo il Battesimo, ricevuto da piccolo, si dimenticò di Dio, della Chiesa e di ogni altro tema a carattere religioso. 1118 maggio 1951, a Parigi, mentre stava con i gomiti appoggiati su un ponte della Senna, sentì il sorgere imperioso dentro di sé della domanda di senso: che cosa sto facendo? Per cosa sto vivendo e soprattutto per chi? Si rispose semplicemente entrando in una chiesa (essendo a digiuno di temi religiosi, non si accorse che era una chiesa ortodossa), alla ricerca di istruzione religiosa. Convertitosi al cattolicesimo, a venticinque anni fece la prima Comunione. Era solito dire: «Quando do un concerto, sia in teatro sia in un auditorium principesco o in un monastero o suonando solo per il Papa, come feci una volta a Roma davanti a Giovanni Paolo II, io suono per Dio».

 

 

CRESCITA DEI CRISTIANI

 

Quanti erano i cristiani nei primi secoli di vita della Chiesa? Il sociologo Rodney Stark, nel suo Ascesa e affermazione del cristianesimo (Lindau, 2007), utilizzando dati forniti da diversi storici della Chiesa,’ ci offre il quadro seguente: mille cristiani presenti nell’anno 40, 1.400 dieci anni dopo, 7530 nell’anno 100, 40.496 dopo un altro mezzo secolo, 217.795 nell’anno 200, 1.171.356 nel 250, 6.299.832,nell’anno 300 e infine, nel periodo in cui avvenne la conversione dell’imperatore Costantino e la religione cattolica poté ,essere professata pubblicamente, fra il 300 e il 350, i cristiani sarebbero diventati 33.882.008. Questa crescita è stata calcolata secondo un tasso di incremento costante del 40%, che diminuirà dopo il 350, quando i cristiani continueranno a crescere di numero fino a diventare la maggioranza della popolazione, ma in una percentuale ovviamente sempre più bassa.
Nel clima della nuova evangelizzazione in cui ci chiama a vivere il Pontefice in questo inizio di terzo millennio, forse può essere confortante ricordare, con Stark, «che l’ascesa del cristianesimo e la percentuale di persone convertite alla nuova fede non siano state un miracolo». Non un miracolo, anche se miracoli ce ne furono, ma un’opera divina passata attraverso il sacrificio e la costanza dei primi cristiani.
RODNEY STARK, Ascesa e affermazione del cristianesimo, Lindau, 2007

 

 

PIO XII GUARITO DA PADRE PIO

 

E noto che Padre Pio da Pietrelcina desiderava letteralmente prendere su di sé le sofferenze di quanti gli si rivolgevano con fiducia per chiedergli aiuto.
qualche modo, voleva “pagare” lui al posto degli altri. Un esempio: nell’inverno 1953-54, papa Pio XII si ammalò gravemente. La sorella contattò Padre Pio comunicandogli la sua profonda ansia per la salute del fratello e chiedendo fervide preghiere per il Pontefice e per la Chie- ,sa. Padre Pio assicurò la sua preghiera, promettendo di offrire se stesso come vittima al Signore per ottenere la guarigione del Vicario di Cristo. Nella Positio, del processo di beatificazione e canonizzazione del famoso frate si legge che il Papa guarì improvvisamente e, venuto a conoscenza dell’eroica offerta di Padre Pio, nonché delle suppliche elevate al cielo insieme con i suoi figli spirituali, gli fece giungere una lettera di ringraziamento, convinto di avere ricevuto una grazia proprio in seguito alla sua intercessione. Questo episodio, e moltissimi altri significativi, è raccontato nel bel libro di Antonio Socci, Il segreto di Padre Pio (Rizzoli, 2007).
ANTONIO SOCCI, Il segreto di Padre Pio, Rizzoli, 2007.

 

 

IL TIMONE N. 69 – ANNO X – Gennaio 2008 – pag. 25

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