Il Timone n. 74 – anno 2008 –
COINCIDENZE
In un articolo pubblicato sul quotidiano Libero (27/04/2008), Antonio Socci elenca alcune curiose “coincidenze temporali” che caratterizzarono la vita di due grandi francescani, entrambi santi: Francesco d’Assisi e San Pio da Pietrelcina. Premesso che tutti e due furono battezzati con il nome di Francesco (Padre Pio si chiamava infatti Francesco Forgione), entrambi ricevettero le stimmate durante o appena dopo un digiuno di 40 giorni e praticamente quasi nello stesso giorno: Padre Pio il 20 settembre (1918) e san Francesco a La Verna intorno al 20 settembre (1224). Entrambi digiunarono in onore dell’Arcangelo Michele, di cui erano devotissimi. Dopo san Paolo, che li scrisse di portare sul proprio corpo i segni della passione di Cristo, Il san Francesco fu il primo stimmatizzato della storia, l’altro il primo l’ sacerdote stimmatizzato. Di ognuno è stato detto che fu “aIter Christus”, un altro Gesù.
UN EBREO DAVANTI ALLA SINDONE
Ennesima prova, proveniente da fonte certamente non sospetta, dell’autenticità della Sindone, il sacro Lino che ha avvolto il corpo di Gesù appena deposto dalla croce. Per il botanico Avinoam Danin, ebreo, docente presso l’Università Ebraica di Gerusalemme, l’unico luogo al mondo in cui si sarebbero potute raccogliere parti fresche di almeno quattro tra le specie di piante rinvenute sulla Sindone è l’area geografica compresa tra Gerusalemme ed Hebron. Guarda caso, proprio quella coincidente con il luogo della Passione e morte di Cristo. Non solo: per l’eminente studioso, il solo periodo dell’anno in cui otto tra le piante identificate sulla Sindone sono contemporaneamente in fiore è quello compreso tra i mesi di marzo e di aprile: guarda caso, proprio quello coincidente con la Passione e morte di Gesù Cristo. Queste ed altre interessanti informazioni nel bel libro intervista L’uomo della Sindone. Un botanico ebreo identifica immagini di piante della Terra Santa sulla Sacra Sindone, di Hector Guerra e Avinoam Danin (Edizioni Art, 2008).
HECTOR GUERRA AVlNOAM DANIN L’uomo della Sindone. Edizioni Art
EUROPA VERSO IL BARATRO
Secondo un recente dossier sulla “Crisi della famiglia”, pubblicato dall’Agenzia Fides, della Congregazione per l’Evangelizzazione dei Popoli, relativo all’anno 2004 ma con l’analisi del trend degli ultimi anni, l’aborto è la prima causa di mortalità nell’Europa unita. Nei 27 Paesi dell’UE, in dodici mesi sono stati praticati 1.235.517 aborti (uno ogni 25 secondi). Il Paese con il maggior incremento è stata la Spagna del socialista Zapatero (oltre il 75% negli ultimi dieci anni), seguita da Belgio (+ 50%) e Olanda (+ 45%).
Disastrosi gli effetti di questa autentica carneficina: nell’UE ogni giorno si chiudono tre scuole per mancanza di bambini. Non solo: l’Europa sta invecchiando inesorabilmente: nel 1980 c’erano oltre 36 milioni di bambini in più rispetto alle persone anziane, ma 25 anni dopo gli • anziani avevano superato i giovani, con una perdita di questi ultimi di 123 milioni e un aumento degli anziani di 18 milioni. L’Italia, insieme alla Spagna e dopo la Grecia, registra il peggior indice di natalità: 1,34 figli a donna, a fronte di un indice necessario per il rimpiazzo generazionale del 2,1. Se non si inverte questa tendenza, qui si va verso il baratro! (Il Foglio, 1/4/2008) .
CORPO INTATTO: INSPIEGABILE
Il 16 aprile 1879 moriva Bernadette Soubirous, l’umile pastorella di Lourdes alla quale, per ben 18 volte, apparve Colei che dichiarò di essere l’Immacolata Concezione.
La prima riesumazione del cadavere, in vista del processo informativo per la beatificazione, avvenne il 22 settembre 1909, trent’anni dopo la morte. All’apertura della cassa, alcune anziane suore, che avevano visto Bernadette sul letto di morte consumata dalla malattia, svennero: la loro consorella, infatti, apparve loro non solo intatta, ma come trasfigurata dalla morte, senza più i segni della sofferenza sul volto. Il suo corpo si mostrava flessibile ed elastico, cosa inspiegabile.
Dieci anni dopo fu fatta una seconda ricognizione e la situazione non era mutata, tranne per un certo annerimento della pelle, dovuto probabilmente al lavaggio del cadavere dieci anni prima. La terza ed ultima ricognizione fu effettuata il 18 aprile 1925: a quarantasette anni dalla morte il cadavere era ancora intatto. Fu effettuata l’autopsia dal cui referto emerse che “persino il fegato era di una consistenza tenera e normale». Insomma, anche le parti interne erano praticamente incorrotte. Un fenomeno scientificamente inspiegabile, ma comprensibile per chi ha fede. Si legga il bel libro di Don Gianni Toni, Lourdes, la storia, le storie (Shalom, 2008).
Don GIANNI TONI Lourdes, la storia, le storie.Shalom
ABORTO
Nel documentatissimo libro di Renzo Puccetti, L’uomo indesiderato.
Dalla pillola di Pincus alla RU 486 (Società Editrice Fiorentina, 2008) si parla di uno studio recente (2007) che mostra come il finanziamento pubblico aumenta la richiesta di aborti. Secondo studi sociologici condotti in Italia, l’aborto illegale si assocerebbe a una riduzione del numero di aborti pari a un terzo. Se consideriamo l’anno 2004 e adottiamo questa stima, in Italia almeno 45.571 feti non sarebbero stati soppressi e altrettanti bambini sarebbero nati, mentre 91.144 donne avrebbero abortito comunque in clandestinità. Quante di queste donne sarebbero morte per aborto clandestino? Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, nei Paesi sviluppati l’aborto clandestino si associa a una mortalità materna dello 0,03%, in pratica morirebbe una donna g, ogni 3.700 aborti. Delle 91.144 donne ne morirebbero 25. Il bilancio sarebbe dunque questo: 25 donne morte contro 45.571 bambini nati, una donna per 1.823 bambini.
RENZO PUCCETTI L’uomo indesiderato. Dalla pillola di Pincus alla RU 486. Società Editrice Fiorentina
IL TIMONE N. 74 – ANNO X – Giugno 2008 – pag. 25