Il Timone n. 111 – anno 2012 –
L’uomo odierno si scandalizza di fronte a orrori come quelli dei sacrifici umani e dell’antropofagia. I popoli dell’antichità, invece, prima di Cristo, avevano tali consuetudini, che fossero cretesi, greci, romani, aztechi o germanici. Nel suo Dio questo sconosciuto. Riflessioni su scienza, storia, morale (Sugarco 2008), Francesco Agnoli ricorda che gli antichi sacrificavano agli dèi perché intuivano l’esistenza di una colpa primitiva e credevano coi sacrifici di scontare i loro peccati, di propiziare la divinità, vista come un padrone esigente, terribilmente giusto, sempre da placare. Solo il Cristianesimo avrebbe insegnato all’umanità che la colpa primitiva si chiama peccato originale; che l’incommensurabilità tra Creatore e creatura implica l’incapacità di un sacrificio, persino umano, di gratificare Dio; che Dio, infine, non è padrone, ma Padre giusto, ma anche misericordioso, che non chiede, per sé, sacrifici ma che offre se stesso in sacrificio. Così da Cristo in poi l’unico sacrificio «perfetto e a Dio gradito» è quello della Santa Messa.
Non ci si dimentica mai di ricordare questa organizzazione religiosa, fieramente avversa alla Chiesa cattolica, quando si stila l’elenco delle vittime di Hitler e del Nazionalsocialismo. Ed è vero, perché furono duramente perseguitati. Ma ci si dimentica di ricordare che i Testimoni di Geova (TdG) hanno avuto nei confronti del nazismo un atteggiamento ambiguo, soprattutto all’inizio. Così scrive Claudio Circelli su Il Settimanale di Padre Pio (n. 3, 22/01/2012). Un esempio: sperando di ingraziarsi Adolf Hitler, che aveva da poco conquistato il potere nel 1933, i TdG tedeschi approvarono una Dichiarazione dei fatti nella quale, tra altre “perle”, si poteva leggere questa: «Invece di essere contro i principi che sono propri del governo tedesco, noi ci schieriamo decisamente dalla loro parte, e sottolineiamo che Geova Dio per mezzo di Gesù Cristo porterà alla piena realizzazione di tali principi e darà al popolo pace e prosperità che sono il desiderio più grande di ogni uomo sincero».
BATTESIMO
PAPA BORGIA
IL TIMONE N. 111 – ANNO XIV – Marzo 2012 – pag. 25
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