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di AA. VV.
il Timone N. 186 di Luglio 2019

Oltre la Luna

Mezzo secolo fa, nella notte tra il 20 e il 21 luglio 1969, l’uomo per la prima volta mise piede sulla “silenziosa” (Leopardi) e “incostante” (Shakespeare) Luna, il satellite della Terra che ha sempre ispirato poeti, scrittori e artisti e fatto sognare gli innamorati.

Paolo VI rimase davanti al teleschermo per un’ora e mezza, gustando il momento preciso in cui il comandante della missione Neil Armstrong posava il piede sulla superficie lunare, alle 4.57 ora italiana, e poi la successiva “passeggiata” in compagnia dell’altro astronauta, Edwin Aldrin, detto Buzz. Riviviamo i fatti di quei giorni con Vincenzo Sansonetti.

Di fronte allo scenario della cosmologia scientifica, il dilemma che si pone è sempre quello su chi o che cosa abbia dato origine al cosmo, chi o che cosa abbia operato la prima mossa da cui è scaturito il Big Bang. Le risposte possibili, come sempre, sono soltanto due: o Dio (ovvero un Creatore trascendente) o il puro caso.

Roberto Timossi indaga la calibrazione fine con cui tutto ha concorso alla comparsa della vita libera e intelligente e sul ruolo di Cristo redentore dell’universo. Padre Serafino Tognetti riflette sul senso del viaggio nel cosmo e ci ricorda che oltre la Luna volano le preghiere.

«Da lì dominavo tutta Procida», racconta Silvana De Mari che guardava la luna dal mare. «Sulla mia testa brillava una luna piccola, un quarto di luna crescente. Lì sopra c’erano due uomini…».

Invece Mirko Volpi ci racconta la luna dall’oceano padano: «Mentre tutti ascoltavano Tito Stagno lui, Burèla, rimirava la Luna in mezzo alla campagna, in piedi, dritto come un fuso, la gamba destra poggiata sulla chiusa di un fosso…»

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