Cari lettori, come da consuetudine, anche quest’anno cedo la penna per l’editoriale del numero natalizio. Lo faccio molto volentieri, sia perché vi ho scritto ben due lettere che troverete appena girata questa pagina, sia perché la preghiera che segue è veramente bellissima. È stata scritta da papa Clemente XI ed è conosciuta con il titolo di “Preghiera universale”.
Vedrete: c’è tutto quanto possiamo domandare di bello e di buono al Signore per noi. Spero che raccolga il vostro apprezzamento. In ogni caso, vuole essere un piccolo segno della mia gratitudine per tutto il bene che fate al Timone.
Io credo, o Signore, fa’ che creda più fermamente.
Io spero, fa’ che speri con più sicurezza.
Io amo, fa’ che ami con più ardore.
Io mi pento, fa’ che mi penta con maggiore intensità.
Ti adoro come primo principio,
Ti desidero come fine ultimo,
Ti lodo come perenne benefattore,
Ti invoco come benevolo difensore.
Dirigimi con la tua sapienza,
reggimi con la tua giustizia,
consolami con la tua clemenza,
proteggimi con la tua potenza.
Ti offro, o Signore, i miei pensieri affinché siano rivolti a Te,
le mie parole affinché riguardino Te,
le mie opere perché siano conformi alla tua volontà,
quanto dovrò sopportare, perché sia per Te.
Voglio tutto ciò che Tu vuoi,
Io voglio perché Tu lo vuoi,
Io voglio come e quando lo vuoi Tu.
Illumina, o Signore, la mia intelligenza,
infiamma la mia volontà,
purifica il mio cuore,
santifica la mia anima.
Fammi piangere le colpe passate,
fa’ che allontani le tentazioni future,
corregga le cattive inclinazioni,
coltivi le abitudini buone.
Dammi, o buon Dio, l’amore per Te,
l’odio per il mio io,
lo zelo per il mio prossimo,
il disprezzo per il mondo.
Fa’ che m’impegni nell’obbedienza verso i superiori,
nella sollecitudine verso i sudditi,
nel darmi pensiero degli amici,
nel perdonare i nemici.
Fa’ che vinca la lussuria con l’austerità,
l’avarizia con la munificenza,
l’ira con la dolcezza,
l’accidia con il fervore.
Rendimi prudente nei consigli,
forte nei pericoli,
paziente nelle contrarietà,
umile nella riuscita.
Fa’, o Signore, che sia attento alla preghiera,
misurato nel cibo,
sollecito nel donare,
fermo nel proporre.
Fa’ che mi procuri della purità interiore,
della modestia esterna,
del conversare esemplare,
di una vita ordinata.
Che abbia l’abituale controllo della natura,
che alimenti la grazia,
osservi la legge,
meriti la salvezza.
Che impari da Te quanto é fragile ciò che é terrestre,
quanto grande ciò che é divino,
quanto breve ciò che accade nel tempo,
quanto durevole ciò che é nell’eternità.
Fa’ che sia preparato alla morte,
che tema il Giudizio,
che eviti l’Inferno
e ottenga il Paradiso.
Per Cristo nostro Signore. Amen.
IL TIMONE – N.68 – ANNO IX – Dicembre 2007 pag. 3