Un fenomeno mediatico unico. E’ la radio cattolica più ascoltata in Italia. E si sta moltiplicando nel mondo. Preghiera, formazione, sano intrattenimento. “Qui vi è il dito di Dio”, dice P. Livio, il direttore.
Radio Maria è una delle più importanti emittenti nazionali per numero di ascoltatori (due milioni nel giorno medio e cinque milioni nei sette giorni). Ma se si tiene conto anche della durata dell’ascolto (in media due ore giornaliere) è forse al primo posto fra le radio private. Come spiegare un simile successo, tenendo conto che in Italia non mancano le emittenti cattoliche (circa 300) diffuse capillarmente sul territorio? È questo un interrogativo al quale, piùche i sociologi, sono i comuni ascoltatori i più abilitati a dare una risposta. A lungo qualcuno si è illuso che si trattasse in un fenomeno passeggero, che si sarebbe sgonfiato strada facendo. In realtà Radio Maria non solo non ha cessato di estendersi e di radicarsi sempre più profondamente in Italia (il terreno su cui è nata), ma ha moltiplicato non poche emittenti sorelle all’estero, tanto che sono una quarantina le Radio Maria in lingua locale diffuse nei quattro continenti.
Chi guarda a questo straordinario fenomeno con l’occhio della fede non può fare a meno di esclamare: “Digitus Dei est hic!” (Qui vi è il dito di Dio!). Infatti, l’Associazione Radio Maria, che ha rilevato la piccola emittente parrocchiale nel 1987, ha portato avanti questo progetto in un periodo di tempo relativamente breve, con un gruppo di persone di buona volontà ma senza una specifica preparazione e soprattutto senza disporre di mezzi finanziari, essendo stati esclusi fin dall’inizio i messaggi pubblicitari. Noi siamo fermamente convinti che senza l’aiuto del Cielo non avremmo percorso molta strada. Tuttavia è giusto e persino doveroso cercare di individuare anche su un piano razionale le ragioni di un successo che si ripete puntualmente anche all’estero, in nazioni fra loro profondamente diverse.
A questo riguardò occorre innanzi tutto sottolineare che Radio Maria è un’emittente con una chiara identità cattolica. Tutti i conduttori devono essere persone che sono convinte della loro fede e che, pur con i loro limiti, intendono testimoniarla attraverso i loro specifici programmi. La stessa Associazione Radio Maria nel suo Statuto professa incondizionata adesione alle direttive del Magistero, in particolare del Papa, sia sul piano dottrinale come su quello pastorale. Proprio per assicurare questo legame con la Chiesa ogni Radio Maria deve avere come Direttore un sacerdote che abbia il permesso della competente autorità ecclesiastica.
Naturalmente anche i programmi si configurano con connotati esplicitamente religiosi e cattolici. Non è stato facile all’inizio proporre 24 ore di programmazione esclusivamente di carattere religioso, anche perché non esistevano emittenti cattoliche di questo tipo, almeno in Italia. Si temeva che non facesse presa su un pubblico abituato a guardare alla radio come a una colonna sonora da lasciare sullo sfondo e da ascoltare senza impegno. La scelta fu invece di scommettere sulla “fame di Dio” che cova nel cuore di ogni uomo, anche quando non se ne rende conto. La gente infatti ha bisogno di ascoltare le verità che illuminano la vita e che danno ad essa un senso. Non sono forse quelle del Vangelo le parole di vita eterna che hanno sfamato innumerevoli generazioni?
In un tempo relativamente breve è stata formata l’ossatura del palinsesto, che comprende otto ore di preghiera, una dozzina di cultura religiosa e di promozione umana, un paio di ore di informazione e altrettante di intrattenimento. Benché si tratti di una proposta impegnativa, portata avanti con lo stile con cui nelle facoltà teologiche si organizzano le lezioni (molti conduttori di Radio Maria sono insegnanti di teologia), la risposta è stata stupefacente, tanto che non di rado ci accade di sentire i camionisti che intervengono sui vari problemi della fede e della vita spirituale. Radio Maria dimostra che la gente ama pregare e nutrirsi della Parola di Dio. Occorre andare ad essa incontro e non solo aspettarla in chiesa. Possiamo ben dire che la Madonna, usando la radio per i suoi progetti di evangelizzazione, ha avuto un’idea davvero straordinaria, degna della sua sapienza.
Il palinsesto di Radio Maria, che è unico nel panorama radiofonico mondiale per quanto riguarda l’ampiezza e la qualità dei contenuti, è reso possibile da una straordinaria adesione del volontariato. Infatti, quasi tutti i conduttori sono volontari, salvo quei pochissimi, meno delle dita di una mano, che vi si dedicano a tempo pieno. Vi sono molti sacerdoti (una sessantina), ma anche Vescovi e Cardinali, oltre a una schiera agguerrita di laici, esperti non solo in tematiche religiose ma anche in varie scienze umane (medicina, pedagogia, psicologia, ecc.). A questi si aggiungano una settantina di studi mobili che dalle varie province italiane assicurano ogni giorno la trasmis-sione della santa Messa e dell’ora di spiritualità dalle varie parrocchie e comunità religiose della penisola.
Non vi è dubbio che una simile mole di lavoro, con trasmissioni che si susseguono 24 ore al giorno per tutto l’arco dell’anno, e una siffatta mobilitazione spirituale, piena di sacrificio e di entusiasmo, non si potrebbe spiegare senza un grande amore per la Madonna. È questo amore e questo desiderio di aiutare la Madre di Dio nel diffondere la fede, al fine di salvare le anime, che spiega la diffusione di Radio Maria nel mondo, dove appunto operano ormai un’altra quarantina di Radio come la nostra, raggruppate nella associazione mondiale “World family of Radio Maria”.
Ma è soprattutto l’amore per la Madonna che fa fare ogni giorno la fila agli uffici postali a migliaia di persone per sostenere Radio Maria sul piano economico. Infatti, benché le trasmissioni siano opera di volontari, i costi della tecnica sono altissimi e tutta questa grande organizzazione ha bi-sogno di circa cinquanta mila euro al giorno per andare avanti, buona parte dei quali per quelle Radio Maria che stanno nascendo nelle regioni più povere del mondo. Non è forse questo un segno che la Madonna vuole dare a ognuno di noi come conferma che la divina Provvidenza c’è e opera nel mondo?
Come aiutare Radio Maria
Radio Maria è un’efficace strumento di evangelizzazione, al quale partecipano, sotto la direzione di P. Livio Fanzaga, anche molti collaboratori del Timone (Barra, Invernizzi, Cenci, Cascioli, Palmaro, Gnocchi, Biavaschi, Schoepflin, Morigi). Per essere libera dai condiziona menti della pubblicità conta esclusivamente sui contributi degli ascoltatori. Ma il costo li mensile della rete di 750 ripetitori in tutta Italia supera il miliardo di vecchie lire, cioè oltre 500.000 euro.
Si può sostenere Radio Maria facendo un versamento su:
· Conto Corrente Postale n° 14522221 intestato a: Radio Maria Associazione casella postale 209 – 2036 Erba (CO)
· Conto Corrente Bancario 100022 Banca Intesa Spa – RETE BAV Filiale di Erba (CO) cin R – abi 03069 – cab 51272.
Per maggiori informazioni, visitare il sito internet: www.radiomaria.it
IL TIMONE – N.39 – ANNO VII – Gennaio 2005 pag. 14 – 15