“Si aderga il Santuario della Madonna là dove San Bernardino, nel nome di Maria, un giorno la predicò agli avi col fervore dei Santi… Deh fa, o Madonna, che chiunque ti veda, ti pensi, ti invochi, sia tratto a salvezza fra le braccia del tuo Divin Figlio Gesù, nostro Redentore!” (Don Orione).
Nel 1931 venne inaugurato a Tortona, quale omaggio alla Madre di Dio nel XV Centenario del Concilio di Efeso, il Santuario della Madonna della Guardia, ancora oggi centro e cuore della Piccola Opera della Divina Provvidenza di Don Orione.
“Porre quella statua della Madonna sul Santuario sarà come costringere quelli che passano a guardare la Madonna.
Quello sguardo, quel pensiero sarà certamente un germe di salvezza per tante anime, pure nel tumultuoso, e a volte sconsiderato, agitarsi della vita, sarà una tacita, anche se inavvertita implorazione di grazie lanciata verso la Madonna… “: questo fu lo spirito con cui Don Orione volle con tutte le sue forze erigere a Tortona il santuario dedicato alla Madonna della Guardia.
Per questo lo costruì sopra le rovine della chiesa della Beata Vergine delle Grazie del 1000, dove S. Bernardino da Siena nel 1418 predicava alle genti. Per aiutare il pellegrino che passasse da quelle parti à rivolgere il suo sguardo ed il suo cuore a Maria Santissima, vi è una statua mastodontica, dorata, alta 14 metri e pesante 120 quintali, la più grande del mondo in bronzo fuso. La statua troneggia su Tortona e sui paesi circostanti (è visibile anche dall’Autostrada A7 Milano-Genova) ed ha come basamento al torre del santuario che raggiunge un’altezza di 60 metri. Anche se, come disse il card. Siri, in occasione della benedizione della statua insieme al Card. Roncalli (futuro Papa Giovanni XXIII), “Questa statua ha un alto basamento che è più grande del campanile …. Il fondamento di questa statua è la vita di don Orione, è l’opera che egli ha creato.”
La struttura dell’edificio a pianta centrale, permette la vista dell’altare maggiore da ogni punto e le numerose colonne, notevoli per le dimensioni sostengono un interessante gioco di volta a crociera.
Il pavimento della chiesa è sollevato rispetto alla strada per dare maggiore respiro alla cripta sottostante.
Notevole anche la cappella della Madonna con una statua in pino della Val Gardena.
Ad essa si accede per due scalinate le cui pareti sono ricoperte di ex voti, a testimoniare i numerosi miracoli che la Madre del Signore ha donato ai suoi figli devoti. “Qui in questo Santuario c’è lo spirito di Don Orione;… qui c’è lo splendore della sua semplicità, del suo sacerdozio, della sua carità e, lo splendore degli splendori, la Santa Madonna” (Card. A. G. Roncalli).
IL TIMONE N. 23 – ANNO V – Gennaio/Febbraio 2003 – pag. 67
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