L’influenza di Richard Wagner (1813-1883) sull’epoca contemporanea è probabilmente uno dei fenomeni culturali più misconosciuti, anche dagli “addetti ai lavori”. In genere, si tende a limitarla all’ambito della musica colta e a considerarla come “datata”, collocandola nell’epoca in cui visse e in quella immediatamente successiva.
Una riconsiderazione delle opere, degli scritti teorici e della vita di Wagner che non si limiti a valutarne solo l’influenza sulla storia della musica oggi potrebbe invece portarci a concludere che il mondo in cui viviamo sia molto più wagneriano di quanto non sia, ad esempio, marxista, nietzschiano, o freudiano (tanto per citare tre suoi celebri contemporanei).Causa principale di questa sorta di “eclissi” dei crediti che Wagner può vantare sul nostro tempo è certamente la sua “impresentabilità”, legata alle sue convinzioni antisemite e all’uso che della sua arte e della sua figura fece il nazismo. Qui si cercherà di andare oltre questi temi ampiamente dibattuti, limitandosi a fornire alcune suggestioni, che dovrebbero… (per continuare a leggere abbonati o acquista Il Timone)
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