Alle radici del domani è un ottimo manuale di storia per la scuola media. Dunque, lo segnaliamo innanzitutto come un’occasione importante soprattutto per gli insegnanti che leggono il Timone, ai quali già avevamo dato conto della pubblicazione del primo volume, rivolto ai ragazzi di prima media. Eravate alla ricerca di un testo serio, ben scritto, documentato, ricco di immagini suggestive, permeato dall’amore per la verità e per la storia come realizzazione di un piano provvidenziale?
Un libro, insomma, dove il fatto religioso non è descritto come un imbarazzante fardello, un instrumentum regni, una tenebra della ragione, ma come l’elemento più autentico dell’animo umano di ogni tempo?
Se siete assetati di un modo diverso di presentare la storia, procuratevi almeno una copia di questo manuale – scritto da Roberto de Mattei, Enrico Nistri, Massimo Viglione, e curato da Robi Ronza – che riesce ad appassionare anche le persone più impermeabili alla materia. Un’opera destinata alla scuola, e dunque in primo luogo agli insegnanti, che dovranno giudicare se offrirlo ai propri studenti.
Ma uno strumento che potrebbe essere acquistato, perché no?, anche da tutti quei genitori che ogni giorno sono costretti a una faticosa opera di “controinformazione” rispetto all’insegnante di turno che insiste a ridurre duemila anni di storia della cristianità in una serie di episodi vergognosi, e che pretende di interpretare il passato usando gli occhiali della secolarizzazione e del nichilismo contemporaneo. Questo libro dovrebbe essere una grande occasione soprattutto – anche se non solo – per ogni scuola che si fregia della qualifica di “cattolica”, affinché sia aiutata a superare la tentazione dell’annacquamento della propria identità. A vincere, cioè, l’inspiegabile complesso di inferiorità che spesso induce ad accodarsi al conformismo dominante, e che rischia di omologare paurosamente il progetto educativo degli istituti cristiani alla logica del mondo. A cominciare dall’adozione di testi di storia davvero imbarazzanti. Reagire non significa abbandonarsi a superficiali slogan di segno opposto, ma dimostrare alle famiglie e ai colleghi che una storia diversa, seria, attendibile, appassionata, è possibile.
Storia è una delle materia scolastiche maggiormente esposte al rischio delle passioni ideologiche. Per anni i libri di testo adottati dai nostri figli, alcune cattedre universitarie di prestigio, gli stessi insegnanti di scuole statali e private, hanno consolidato alcune false credenze che nulla avevano di rispondente alla realtà. Talvolta in buona fede, altre volte per furore anticattolico, resta il fatto che i manuali sui quali abbiamo studiato in anni lontani sono spesso stati costruiti su alcuni luoghi comuni che tendono a mettere in cattiva luce la Chiesa e la fede cristiana. Non di rado, prevale una interpretazione dei fatti tragicamente materialistica, secondo la quale il susseguirsi degli eventi è il frutto di una tragica fatalità senza senso e senza scopo, che non permette di intravedere alcun rapporto tra il nostro presente, e i fatti che ci hanno preceduto Finalmente, da qualche tempo è in atto un ripensamento su questo modo di fare storia, e questi seri e coraggiosi autori ne forniscono una prova professionalmente ineccepibile, valida sul piano didattico, completa dal punto di vista dei programmi da svolgere, accattivante sotto il profilo grafico e dell’impaginazione. Insomma, un buon libro per riscoprire il gusto della storia, e riappropriarsi della confidenza con le generazioni che ci hanno preceduto e alle quali dobbiamo molto. Non ultimo, la custodia del deposito della fede.
Bibliografia
Roberto de Mattei – Enrico Nistri – Massimo Viglione, Alle radici del domani, vol. 2: Dall’Umanesimo alla Rivoluzione Francese.
Per richieste rivolgersi a: Sedes, C.so Concordia, 7 – 20129 Milano. Tel. 02/76006232 – e-mail:
sedes.spa@gpa.it
IL TIMONE – N. 43 – ANNO VII – Maggio 2005 – pag. 13