Con l’elezione di George W. Bush Junior, i cattolici americani tirano un sospiro di sollievo. Finalmente viene sconfitta la lobby democratica favorevole all’aborto che, nella recente campagna elettorale, non ha risparmiato aiuti concreti (leggi milioni di dollari) al rivale Al Gore.
Anche se le posizioni di Bush non coincidono totalmente con quelle degli attivisti pro-life (come sulla pena di morte), tuttavia il neopresidente e il suo vice Dick Cheney sono su posizioni comuni ai cattolici su questioni come famiglia ed omosessualità. Dagli Stati Uniti scriveva Daniele Poponi, responsabile del Movimento per la Vita Umbro, durante la campagna elettorale: “Purtroppo qui non ci sono in ballo soltanto il diritto alla vita e la difesa della famiglia. Se infatti sarà eletto Gore, le Nazioni Unite inizieranno una politica ancora più anti-vita (come per il cosiddetto “aborto a nascita parziale” e per la pillola abortiva Ru486) di quella attuata negli scorsi anni. Ed anche noi in Italia ne subiremo le conseguenze”. La campagna elettorale di Al Gore è stata pesantemente finanziata dalle multinazionali della contraccezione.
Secondo Sì alla Vita, il mensile del Movimento per la Vita Italiano, il National Abortion and Reproductive Rights Action League (Naral) ha dichiarato di aver speso 5 milioni di dollari per impedire l’elezione del candidato repubblicano “pro-life”. Non solo: la Planned Parenthood ha investito più di 10 milioni di dollari, soprattutto in spot televisivi, per sostenere i comitati elettorali di Al Gore e l’immancabile Jane Fonda ha regalato 11,7 milioni di dollari per le varie associazioni abortiste impiegate al fianco del candidato democratico. “In 84 anni di storia – ha dichiarato un dirigente della abortista Planned Parenthood – nessuna elezione è stata così cruciale come questa. E mai la posizione dei due candidati è stata così chiara. Per questi motivi invitiamo a votare Al Gore”. Dopo 8 anni di Clinton, la vittoria di Bush porterà gli Stati Uniti alla svolta nella battaglia pro-life? Ce lo auguriamo.
IL TIMONE N. 12 – ANNO III – Marzo/Aprile 2001 – pag. 8