Lunedì 03 Novembre 2025

«Sento il dovere di difendere ciò che è sacro»

“Culle piene” e coraggio di osare. Roberto Brazzale, imprenditore veneto a capo della più antica azienda casearia d’Italia, si racconta al Timone

«Avere figli non è solo buono e giusto, ma è anche bello. Bello in senso estetico». Parola di Roberto Brazzale, classe 1962, presidente dell’omonima azienda casearia che dal 1784 produce burro e formaggi a Zanè, comune di poco più di 6.000 abitanti in provincia di Vicenza. Una storia imprenditoriale controcorrente, che ai tempi delle culle vuote mette al centro la maternità. In azienda - 553 dipendenti tra Veneto e Repubblica Ceca - sono infatti da tempo adottate misure a sostegno della maternità che, come sottolinea Brazzale stesso, sono volte a «determinare una “disruption” dell’esistente», riportando la bellezza della maternità al centro. Nella bellezza i fratelli Brazzale sono nati e cresciuti: Roberto, avvocato al vertice dell’azienda, con i fratelli Gianni e Pier Cristiano, uno agronomo, l’altro laureato in economia. Avvocato, la sua dunque è una azienda dalle “culle piene”? «Le misure che abbiamo adottato sono a sostegno dei dipendenti, delle loro famiglie, della natalità del Paese. Abbiamo introdotto... Per leggere l'intervista acquista Il Timone o abbonati

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