Martedì 23 Dicembre 2025

Ostaggi liberati

Nigeria, liberati 130 studenti e insegnanti rapiti in una scuola cattolica

Il rapimento era avvenuto a novembre presso la scuola primaria e secondaria cattolica di St. Mary

St. Mary school Nigeria

(AI)

A sentire notizie belle come questa si assapora il Natale in anticipo di qualche giorno. Ieri mattina è stata data notizia che domenica 21 dicembre sono stati liberati altri 130 ostaggi nigeriani tra bambini e personale scolastico della scuola cattolica St. Mary di Papiri, dopo che erano stati rapiti nella notte del 21 novembre da un commando di uomini armati. Leggiamo sul profilo X di Sunday Dare, portavoce del presidente nigeriano, che nessuno degli studenti «è ancora prigioniero».

Questo quello che sappiamo sugli ostaggi: le autorità nigeriane avevano parlato di 303 alunni, fra i 10 e i 18 anni, e 12 insegnanti. Cinquanta studenti erano riusciti a scappare già il giorno dopo il rapimento, altri 100 erano stai liberati il 7 dicembre. Quindi seppure l’altro ieri ne siano stati liberati 130 non completiamo il numero totale di 315 rapiti. Interrogato sui 35 ostaggi mancanti tra studenti e insegnanti il portavoce della polizia statale ha risposto che «verranno comunicati ulteriori dettagli».

Informa l’agenzia ufficiale vaticana: «Non sappiamo con certezza se ci siano persone scomparse: la polizia afferma che tutti i rapiti sono liberi, compreso il personale, mentre continuano le indagini». Secondo le dichiarazioni di Bayo Onanuga, un’altra figura vicina al presidente nigeriano, la liberazione è stata il risultato di «un’operazione condotta dai servizi segreti militari». Stando alle informazioni diffuse da AP (Associated Press) nessuna organizzazione ha rivendicato il rapimento, ma gli abitanti del luogo l’attribuiscono a gruppi armati che traggono profitto da questo tipo di operazioni. 

La diocesi nigeriana di Kontagora, alla quale appartiene la scuola gestita dalle Suore di Nostra Signora degli Apostoli, ha pubblicato il 21 dicembre un comunicato in cui informava che «la liberazione del secondo gruppo di persone rapite della St. Mary's Catholic Primary and Secondary Schools di Papiri è stata confermata domenica 21 dicembre 2025». Padre Jatau Luka Joseph, segretario della diocesi, ha espresso «profonda gratitudine al governo federale della Nigeria, al governo dello Stato del Niger, alle forze di sicurezza e a tutti gli altri alleati i cui sforzi e interventi hanno contribuito al rilascio sicuro delle vittime». Ha inoltre ringraziato «i genitori, i tutori, il clero, le comunità religiose, le organizzazioni umanitarie e il pubblico in generale per le loro preghiere, il loro sostegno e la loro solidarietà durante questo difficile periodo». 

La diocesi ha poi precisato che «gli aggiornamenti e le ulteriori informazioni necessarie saranno comunicati al pubblico in modo tempestivo, attraverso i canali adeguati e autorizzati, al fine di garantire l’accuratezza, la trasparenza e la chiarezza di tutte le dichiarazioni ufficiali», assicurando che manterrà «il suo impegno a tenere pienamente informati tutti gli interessati man mano che la situazione evolve e i processi di verifica vengono completati».

Conclude il comunicato: «Che il Signore conceda la pronta liberazione di coloro che sono ancora in cattività e continui a proteggere il suo popolo da ogni pericolo». Anche il governo federale ha espresso solidarietà tramite le parole di Mohammed Idris, ministro dell’Informazione e dell’Orientamento Nazionale della Nigeria, ai genitori e i tutori degli studenti e ha augurato loro «un felice ricongiungimento familiare, un buon processo di guarigione, buone feste e un felice Natale».

Nonostante il silenzio mediatico che spesso avvolge questo tipo di notizie, c’è chi continua a tenere alta l’attenzione sulla Nigeria. Ricordiamo il discorso tenuto il mese scorso dalla rapper Nicki Minaj nelle vesti di relatrice all’Onu con cui denunciava e condannava le discriminazioni religiose in Nigeria facendo particolare riferimento «agli attacchi alle chiese e contro le famiglie, distrutte semplicemente per come pregano».

È sempre lei che domenica ha raggiunto sul palco dell’America Fest Erika Kirk, vedova di Charlie Kirk e amministratrice delegata di Turning Point USA, dove ha ricevuto una standing ovation da oltre 30.000 persone per aver confermato il suo sostegno ai cristiani perseguitati in Nigeria. «In questo momento, in questo mondo, ci sono persone che non possono adorare Dio come vogliono, dove vogliono», ha dichiarato, «non ci tireremo più indietro. Non ci faremo più mettere a tacere dai prepotenti. Ok? Sappiatelo. Ascoltatelo. Accettatelo. Prepotenti: non ci faremo più mettere a tacere. Difenderemo i cristiani ovunque si trovino nel mondo». Queste parole hanno ancor più rilevanza se pensiamo che Minaj l’ha pronunciate il giorno in cui sono stati liberati questi 130 ostaggi: «Dobbiamo pregare per loro», ha poi esortato il pubblico. 

ABBONATI ALLA RIVISTA! 

LE ULTIME NOTIZIE

Cartacea

Riceverai direttamente a casa tua il Timone

Acquista la copia cartacea
Digitale

Se desideri leggere Il Timone dal tuo PC, da tablet o da smartphone

Acquista la copia digitale