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After Kasper. Dal punto di vista scientifico non è possibile affermare che «gay si nasce»
NEWS 5 Ottobre 2015    

After Kasper. Dal punto di vista scientifico non è possibile affermare che «gay si nasce»

di Roberto Marchesini

 

Mi chiedono un parere su una strana intervista del cardinale Kasper (clicca qui), nella quale – tra le altre cose – il porporato accusa alcuni padri sinodali di fondamentalismo.

Al di là di questo, c'è effettivamente una frase che colpisce in modo particolare la mia attenzione, ed è questa: «Per me questa inclinazione è un punto di domanda: non riflette il disegno originale di Dio e tuttavia è una realtà, perché gay si nasce». Leggo proprio così: «Gay si nasce».

In effetti, sull'edizione ad experimentum (1992) del Catechismo della Chiesa Cattolica potevamo leggere: “Un numero non trascurabile di uomini e di donne presenta tendenze omosessuali innate” (§ 2358). Tuttavia, questa affermazione è stata sostituita, nella aeditio typica (1997) con la seguente: “Un numero non trascurabile di uomini e di donne presenta tendenze omosessuali profondamente radicate”. La correzione è opportuna, perché la Chiesa ha il diritto ed il dovere di esprimersi in campo morale e dottrinale, ma le questioni scientifiche (in questo caso quali siano le cause delle tendenze omosessuali) non sono di sua competenza. Non può vincolare i fedeli ad una teoria scientifica, suscettibile, per sua stessa natura, di essere superata e contraddetta. Anche Galileo avrebbe voluto una modifica delle Sacre Scritture (Giosuè 10, 12) perché quanto vi era scritto contrastava con le sue teorie; ed è nota la risposta che allo scienziato diede il cardinale Baronio: la Bibbia insegna “come si vadia al Cielo, e non come vadia il Cielo”.

Ma è proprio dal punto di vista scientifico che l'affermazione del cardinale Kasper desta le maggiori perplessità. Fin dagli anni '50 del secolo scorso sono stati investiti monti di tempo e denaro per cercare una causa biologica dell'omosessualità, qualcosa sulla cui base si potesse affermare “gay si nasce”. Mano a mano che la tecnologia progrediva sono state esplorate possibilità ormonali, cromosomiche, cerebrali, genetiche, epigenetiche. Il risultato, tuttavia, è sempre quello: non si trova nulla. Sebbene a livello popolare e mediatico l'ipotesi della causa biologica dell'omosessualità sia ancora diffusa, a livello scientifico essa pare definitivamente tramontata.

L'American Psychological Association, ad esempio, ha pubblicato sul suo sito un documento, intitolato Answers to Your Questions About Sexual Orientation and Homosexuality; ebbene, questo documento ha due versioni, la prima delle quali non è più disponibile. Nella prima versione il documento affermava: “La maggior parte degli scienziati oggi concorda che l’orientamento sessuale è più probabilmente il risultato di una complessa interazione di fattori ambientali, cognitivi e biologici”. Attualmente  l'American Psychological Association riduce l'enfasi sulle cause biologiche dell'omosessualità: “Non c'è consenso tra gli scienziati circa le esatte ragioni per le quali un individuo sviluppa un orientamento eterosessuale, bisessuale, gay o lesbico. Sebbene molte ricerche abbiano esaminato le possibili influenze genetiche, ormonali, educative, sociali e culturali sull'orientamento sessuale, non è emerso alcun risultato che permetta agli scienziati di concludere che l'orientamento sessuale è determinato da uno o più fattori particolari” (clicca qui).

Questo non significa che un giorno questa ipotetica causa biologica non si possa trovare, ma allo stato attuale delle conoscenze scientifiche essa non esiste. Quindi non è possibile, dal punto di vista scientifico, affermare che “gay si nasce”.

A meno che il cardinale Kasper non sia in possesso di conoscenze esclusive che possano dirimere in modo definitivo la questione, dobbiamo tristemente concludere che ha prodotto una affermazione senza fondamento.