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Alla suora irachena l’Inghilterra sbarra ancora le frontiere
NEWS 24 Giugno 2018    di Lorenzo Bertocchi

Alla suora irachena l’Inghilterra sbarra ancora le frontiere

Non c’è proprio nulla da fare per suor Ban Madleen, religiosa domenicana irachena, in Inghilterra non la vogliono. Il Ministero degli interni le rifiuta l’ingresso nel Paese per la seconda volta.

Appena dopo Pasqua mentre la suora voleva raggiungere l’Inghilterra per visitare una sorella malata, il governo inglese le aveva rifiutato il visto per la prima volta, motivando che non aveva dato prova dei suoi guadagni da preside di una scuola materna, né mostrato prove sufficienti del fatto che il suo ordine di suore avrebbe finanziato la visita. Inoltre per la suora, che pure era già stata in Inghilterra più volte, la prima nel 2011 e poi sempre più raramente, risultava sospetta l’assenza per troppo tempo. Già, ma forse i funzionari inglesi si sono persi di vista il fatto che la suora negli ultimi anni è stata molto occupata: ha avuto a che fare con una fuga dovuta alla persecuzione anticristiana nella piana di Ninive da parte dei miliziani dell’Isis, si è dovuta rifugiare nel Kurdisthan dove ha contribuito a mettere in piedi degli asili per i bambini dei rifugiati.

Niente da fare: visto negato con “nessun diritto di appello o di revisione amministrativa”.

Allora suor Ban Madleen ci ha riprovato all’inizio di giugno, chiedendo un viaggio di un mese per visitare la sorella e la famiglia, ma anche in questo caso nulla da fare. Il ministero per gli interni inglese ha rifiutato per la seconda volta il visto.

Una lettera della divisione Visas and Immigration del Ministero degli Interni del Regno Unito ha dichiarato che la suora non rispetta le regole sull’immigrazione – in sostanza, non dimostrando di avere fondi sufficienti e di cercare sinceramente di visitare la sua famiglia, piuttosto che cercare di fare della Gran Bretagna la sua residenza principale (sono state citate le regole sull’immigrazione V4.2 e V4.3).

La suora comunque pare essere in buona compagnia. Il Regno Unito, secondo padre Benedict Kiely, fondatore di Nasarean.org, si è rifiutato di rilasciare il visto per due volte anche ad un’altra suora domenicana irachena con un dottorato in teologia biblica. Nel 2016 la stessa sorte era clamorosamente toccata anche a tre arcivescovi dall’Iraq e dalla Siria, invitati dalla chiesa siro ortodossa inglese per la consacrazione della prima cattedrale ortodossa siriaca di Londra.

Padre Kiely ha scritto su Twitter : «Il Regno Unito ha negato per la seconda volta un visto alla mia amica, la suora irachena Ban Madleen – cacciata dal suo convento dall’ISIS, ma inaccettabile per un mese di visita nel Regno Unito. Cosa c’è di sbagliato in Gran Bretagna?». La domanda non è solo retorica, visto che la Gran Bretagna sembra accogliere con più facilità i cosiddetti jihadisti di ritorno, foreign figheters partiti per combattere con l’Isis e poi rientrati in patria disillusi, o gli stessi immigrati clandestini.


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