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Amoris Laetitia, Famiglia Cristiana e come aprire all’adulterio citando (male) san Tommaso
NEWS 17 Marzo 2017    

Amoris Laetitia, Famiglia Cristiana e come aprire all’adulterio citando (male) san Tommaso

Riportiamo la parte di una risposta data dal direttore di Famiglia Cristiana, don Antonio Rizzolo, a un lettore sul tema di Amoris laetitia:

…Riguardo all’Esortazione Amoris laetitia, poi, penso che l’attuale dibattito dipenda dalla difficoltà, da parte di tanti, a superare una mentalità canonistica. C’è, a questo proposito, una bella frase nel documento, che prende spunto da san Tommaso d’Aquino. «È meschino soffermarsi a considerare solo se l’agire di una persona risponda o meno a una legge o a una norma generale, perché questo non basta a discernere e ad assicurare una piena fedeltà a Dio nell’esistenza concreta di un essere umano. Prego caldamente che ricordiamo sempre ciò che insegna san Tommaso d’Aquino e che impariamo ad assimilarlo nel discernimento pastorale: “Sebbene nelle cose generali vi sia una certa necessità, quanto più si scende alle cose particolari, tanto più si trova indeterminazione. […] In campo pratico non è uguale per tutti la verità o norma pratica rispetto al particolare, ma soltanto rispetto a ciò che è generale; e anche presso quelli che accettano nei casi particolari una stessa norma pratica, questa non è ugualmente conosciuta da tutti. […] E tanto più aumenta l’indeterminazione quanto più si scende nel particolare”» (n. 304). Un testo da meditare, come tutta l’esortazione.

Su cosa ha veramente scritto san Tommaso d'Aquino, su come il passo in questione della Somma Teologica venga ritagliato con astuzia per distorcere il pensiero dell'autore, rimandiamo all'articolo di Luisella Scrosati sulla Nuova Bussola Quotidiana «Valorizzare l'adulterio citando (male) san Tommaso» e all'intervento di Giacomo Samek Lodovici sull'ultimo numero del Timone, «Epicheia, virtù incompresa».