Se tanti alla lettura di questo titolo penseranno “che esagerazione”, molti altri (e lo ha ben rilevato l’indagine esclusiva sulla fede condotta da Il Timone con Euromedia Research secondo la quale il 71,70% degli italiani intervistati crede nell’esistenza del diavolo) andranno oltre per accrescere la propria consapevolezza di fronte all’influenza che il demonio ha nella nostra vita di tutti i giorni. Tutti dovremmo credere fermamente che la sua certa esistenza necessita di un atteggiamento serio e consapevole, soprattutto nel tempo che viviamo.
A dirlo è l’esorcista, teologo e fondatore della Doloran Fathers Society, Chad Ripperger, nell’iconica Cattedrale di San Patrizio di New York City in prossimità della Quaresima: il demonio sta affilando le sue armi, la sua industria è sempre più organizzata e il suo intervento sempre meno straordinario nella quotidianità. Mentre il numero di possessioni demoniache è rimasto perlopiù invariato negli ultimi decenni – le cifre si avvicinano allo 0,5% della popolazione, come confermano alcuni studi – il teologo ha affermato che altre forme di influenza demoniaca, come l’ossessione diabolica, «stanno aumentando drasticamente».
Con “ossessione diabolica” l’esorcista fa riferimento a ogni attacco alla psiche umana sul piano mentale, intellettuale, della conoscenza, attraverso l’uso di idee ossessive di origine non naturale. Tra gli attacchi del demonio elenca anche l’oppressione o l’influenza, in riferimento a quelle prove che fanno presa sul corpo manifestandosi per esempio con «malattie prive di spiegazione naturale».
Tra i fattori di incremento di questi fenomeni l’esorcista Ripperger nomina al primo posto la pornografia. L’industria del porno fa infatti leva anche sul satanismo per aumentare la dipendenza dei suoi consumatori. I dati consultati dall’esorcista ci parlano del 90% dei sedicenni che guardano la pornografia online, in Spagna del dettaglio uno su quattro prima dei 12 anni. Sembra che questo sia un tempo segnato da un’arrendevolezza anomala: «La mancanza di virtù rende difficile combattere l’ossessione. Siamo straordinariamente deboli», afferma l’esorcista.
Da questo punto di vista dichiara che «ogni peccato mortale è una porta aperta al possesso» e a maggior ragione oggi che «i membri della Chiesa sono “meno santi”» si «rafforza l’influenza del male». Per questo, se prima dell’inizio degli anni Sessanta, spiega l’esorcista, «il tempo medio per liberare qualcuno dal possesso totale era da uno a due giorni o forse una settimana» oggi non è raro che il tempo necessario «superi i due anni». Oltre alla pornografia, prosegue l’esorcista Ripperger, un altro ruolo chiave sembra giocato dalla santità dei membri della Chiesa. «Quello che chiamano ex opere operantis», letteralmente “attraverso l’azione di chi opera”, varrebbe a dire che l’esorcismo – e con esso tutti i riti sacramentali – agisce, secondo la Chiesa cattolica, per effetto della disposizione di chi li amministra e riceve.
Pertanto i sacramentali non possiedono una diretta efficacia di grazia santificante (come invece i sacramenti), perché istituiti dalla Chiesa e non da Dio, ma in ogni caso, come ci dice sempre il Catechismo della Chiesa cattolica, hanno lo scopo di «preparare gli uomini a ricevere il frutto dei sacramenti e di santificare le varie circostanze della vita» (art. 1677). Va da sé che «la santità dei membri della Chiesa determina quanto siano efficaci le mie preghiere quando entro nella sessione [di esorcismo, ndr]. Questo ci dice che c’è un problema fondamentale con i membri della Chiesa. Non sono così santi come lo erano le loro controparti del passato», ha spiegato ancora Ripperger.
Ripperger aggiunge che sia lui che i suoi colleghi esorcisti osservano un secondo fattore che causa «il drastico aumento dell’oppressione», ed è l’aumento della stregoneria e del satanismo. Questi, come i peccati contro il sesto e il nono comandamento – che proibisce espressamente ogni desiderio contrario alla fedeltà che i coniugi si sono giurati nel contrarre matrimonio, come anche ogni colpevole pensiero o desiderio di azione vietata dal sesto comandamento -, confluiscono nelle opere di Baal, in cima alla lista della gerarchia demoniaca. «Il loro lavoro è quello di corrompere la morale nella cultura attraverso l’impurità. La prima cosa che si può vedere in molti Paesi che iniziano la loro decadenza è un crollo della morale e la sua relazione con il sesto e il nono comandamento», spiega meglio l’esorcista.
A dimostrarlo è l’indrescrivibile aumento di convivenze extraconiugali e dell’adulterio. Ripperger stima che negli ultimi cinque decenni, le coppie conviventi sono aumentate di 19 volte. In altre parole, i 430.000 che si stimava convivessero negli Stati Uniti del 1960, sono diventati circa 8,3 milioni nel 2015. La cifra poi è triplicata in due decenni, passando da 6 a 17 milioni, circa il 7% della popolazione adulta totale. Per l’esorcista, questo dato è un esempio di come «l’obiettivo principale di Baal sia quello di spingere la distruzione del matrimonio attraverso il crollo della morale sessuale».
Teniamo bene a mente che il cristiano di fronte a qualsiasi scenario non perde la Speranza. Ed ecco allora che trovano senso le parole di Ripperger: «Una delle ragioni principali per cui Dio permette l’intervento dei demoni nella vita quotidiana è quella di santificarci». Quando li combattiamo «diventiamo strumenti di giustizia, per è meritorio agli occhi di Dio ed eleva il nostro posto in cielo. Perché in cielo porterai con te due cose, il tuo stato di grazia e la tua virtù», ha aggiunto.
Per Ripperger, si tratta di una battaglia a cui i fedeli non possono sottrarsi, iniziata quando Adamo ed Eva mangiarono del frutto dell’Eden, «da quel momento in poi, ognuno di noi è stato reclutato per questa guerra spirituale». E nonostante la crisi che vive oggi la Chiesa, il teologo conclude che «non importa quanto le cose vadano male. Diventeranno cattivi per un po’ ma non prevarranno. […] Se i demoni hanno guadagnato terreno e le cose sono così brutte come sono, sappiamo anche dalle Scritture che dove il peccato abbonda, la grazia abbonda. Il noccolo della questione è che se sei fedele alla grazia, le tue probabilità di diventare un santo esistono, sono lì. E Dio lo vuole».
(Fonte foto: Pexels.com)
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