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Benedetto XVI e il cardinale Sarah: “Celibato indispensabile, non possiamo tacere”
NEWS 13 Gennaio 2020    di Lorenzo Bertocchi

Benedetto XVI e il cardinale Sarah: “Celibato indispensabile, non possiamo tacere”

Un’opera rara e di portata «storica». Così definisce il giornalista francese Nicolas Diat, parlando in qualità di editore, il libro che uscirà mercoledì 15 gennaio scritto a quattro mani dal papa emerito Benedetto XVI e dal cardinale Robert Sarah, attuale prefetto al Culto divino. Si intitola Dal profondo del nostro cuore e in Francia viene editato da Fayard, ma non uscirà solo oltralpe perché è già trapelato che anche l’editore statunitense Ignatius press farà uscire il testo nei prossimi giorni.

Dalle indiscrezioni riportate sul quotidiano francese Le Figaro, uscite nella tarda serata di domenica, il libro si pone come una riflessione di queste due personalità della chiesa cattolica a difesa del principio del celibato sacerdotale, in qualche modo messo in discussione dal recente sinodo sull’Amazzonia e anche nei lavori preparatori del sinodo della chiesa tedesca che è in corso.

Il libro è stato redatto negli ultimi tempi, quasi a segnare un’urgenza. I due autori precisano nell’introduzione cofirmata che il tutto è sorto «in questi ultimi mesi, mentre il mondo risuonava del frastuono creato da uno strano sinodo dei mass media che prendeva il posto del sinodo reale», ma a ben vedere appare chiaro che la loro difesa del celibato non ha di mira esclusivamente i mass media, ma un pericolo che hanno ravvisato come concreto all’interno della chiesa stessa al di là delle possibili interpretazioni mass mediatiche. Non è usuale che un papa emerito e un cardinale come Sarah firmino insieme un testo come questo, più unico che raro, se il problema fosse solo interpretativo.

«Non c’è guerra tra i due papi», scrive il vaticanista Jean Marie Guenois su Le Figaro, «uno in carica, Francesco, l’altro emerito, Benedetto». Però fa subito rilevare che «sarà sicuramente molto interessante vedere come il successore si integrerà o meno, al grave grido di allarme del suo predecessore». Dibattito teologico, si dice, e non guerra tra due papi. Sicuramente è così, ma chiunque segue il dibattito all’interno della chiesa cattolica in questi ultimi anni non può non rilevare che le uscite di Benedetto XVI hanno sempre remato controcorrente rispetto a una linea del successore che già aveva evidenziato delle controversie fra l’episcopato (basti pensare ai cosiddetti “Appunti” di Ratzinger sulla questione abusi).

«Non posso tacere», scrive ora Benedetto XVI, «il celibato è indispensabile. Io credo che il celibato dei sacerdoti abbia un grande significato ed è indispensabile perché il nostro cammino verso Dio possa restare il fondamento della nostra vita». Queste parole si posano con tutto il loro peso specifico sul recente dibattito sinodale che ha aperto alla possibilità di ordinare in Amazzonia, in certe situazioni, dei diaconi sposati al sacerdozio (Papa Francesco dovrebbe pubblicare a breve l’esortazione post sinodale in cui confermerà o meno tale scelta dei padri). Sulla stessa tematica sta ragionando, con molte controversie tra i vescovi teutonici, anche la chiesa tedesca in relazione alla sua realtà locale.

Questo il cuore del libro secondo le prima anticipazioni, ma attendiamo di leggerlo per capire se il dibattito teologico tra il papa emerito e il suo successore, come scrive Le Figaro, è veramente solo limitato al campo del celibato oppure magari, tra le righe, si comprende che ha un orizzonte più ampio.

«Ci siamo incontrati, abbiamo scambiato le nostre idee e le nostre preoccupazioni», scrivono Benedetto XVI e Sarah, «lo facciamo in uno spirito di amore e di unità nella Chiesa. Se l’ideologia divide, la verità unisce i cuori». Comunque sia il testo è un «grido di allarme» di portata «storica».


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