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Buoni soldati ma anzitutto veri cristiani. La Buona Battaglia si combatte sempre, su ogni fronte
news
23 Febbraio 2015

Buoni soldati ma anzitutto veri cristiani. La Buona Battaglia si combatte sempre, su ogni fronte

«Militare est peccatum?». Questo interrogativo nei secoli ha lacerato le coscienze e interpellato le intelligenze più acute. Il tema è strettamente intrecciato a quello, non meno controverso, della guerra e di una sua eventuale legittimità. Accanto al «non uccidere» del V comandamento, il Catechismo ammette che in casi estremi la guerra possa essere giusta. Specularmente tuttavia non ogni pace è giusta: non lo è quella ove si calpesta la dignità umana e si negano i diritti della persona. Solo in una società utopica ogni pace – intesa come silenzio delle armi – è aprioristicamente giusta. Allo stesso modo, è frutto di una semplificazione inaccettabile sentenziare che esiste una contraddizione insuperabile tra l’essere soldati e l’essere cristiani. Al contrario, il cristiano è chiamato ad incarnare la sua fede a maggior ragione nelle circostanze più tragiche ed oscure dell’avventura umana. Su Il Timone lo spiega con perizia e serietà Geraldina Boni, docente di Diritto canonico nell’Università di Bologna.

Del resto, questa foto – eloquentissima e bellissima – lo dimostra bene. Fu scatatta nel 1945, in uno dei teatri bellici più assurdi e sanguinosi di tutta la Seconda guerra mondiale: quello del Pacifico.

Siamo nell'isola giapponese di Iwo Jima, il 3 marzo 1945. Alla resa, tragica, del Sol Levante non manca molto, eppure l'esercito nipponico si batte ancora come non mai, mietendo quante più vittime riesce.

Di Iwo Jima è arcifamosa un'altra foto, quella che immortala un drappello di marine intenti a issare sul territorio appena liberato dai nemici la bandiera degli Stati Uniti. Una vera icona, persino un monumento che si ammira a Washington. Eppure questa foto di soldati americani che ricevono la santa Comunione durante la santa Messa è ancora più significativa, e quindi meriterebbe di essere persino più famosa. Una santa Messa, immaginiamo, salmodiata fra le bombe e il crepitio delle armi, celebrata alla bell'e meglio sulla spiagga intrisa di sangue, con sullo sfondo il dispiegamento dell'intera al forza navale d'urto statunitense. Pare surreale, e invece è un pezzo di realtà porofonda e toccante.

Gli uomini, se lo vogliono, se si affidano al Cielo facendosi dal Cielo aiutare, sono capaci di cose grandissime anche nel mezzo delle scelleratezze più incomprensibili. Un intero dossier de Il Timone ne rilfette con dovizia e intelligenza, riuscendo a spiegare anche ciò che apparentemente sembra incomprensibile.

 

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