Il Governo federale canadese aveva stanziato una spesa significativa per cercare di scoprire la «straziante verità» delle ipotetiche tombe presso la Indian Residential School di Kamloops. Lo ricordiamo qui brevemente, tutto ha inizio il 27 maggio 2021 quando in Canada viene diffusa una notizia bomba dal capo indiano della tribù di Kamloops, Rosanne Casimir: l’apparecchio georadar aveva riscontrato alcune «anomalie del suolo» classificabili come «probabili sepolture» di 215 «bambini scomparsi» in un meleto sul terreno di una ex scuola residenziale, ovvero quei collegi attivi tra il 1870 e il 1996 pensati per l’educazione degli indigeni, amministrati principalmente dalle Chiese cattolica e anglicana allo scopo di assimilare i giovani nativi alla cultura canadese e convertirli al cristianesimo.
Tuttavia, nonostante l’ingente stanziamento di 7,9 milioni di dollari non è stato recuperato alcun resto e non è neanche stata resa pubblica la modalità con la quale sarebbero stati utilizzati i fondi, afferma Blacklock’s Reporter. Carolane Gratton, portavoce del Dipartimento per le relazioni tra indigeni e Corona, aveva confermato lo stanziamento di 7,9 milioni di dollari per varie iniziative, tra cui figuravano il lavoro sul campo, la ricerca di documenti e la messa in sicurezza del terreno della scuola residenziale.
“Tkʼemlúps te Secwépemc”, precedentemente noto come Kamloops Indian Band – ovvero un governo delle Prime Nazioni – ha mantenuto il riserbo sull’utilizzo dei fondi e ha ribadito con una dichiarazione di voler mantenere l’impegno nello svolgere il lavoro scientifico richiesto. A fronte dell’indignazione internazionale suscitata dalla scoperta – tutt’altro che conclamata – è lecito sbalordirsi di fronte all’insuccesso ottenuto dai lavori.
Oltre al finanziamento, il governo aveva richiesto l’abbassamento della bandiera della Peace Tower per 161 giorni, lo stanziamento di 3,1 milioni di dollari per ottenere un registro nazionale dei decessi degli studenti delle scuole residenziali e lo stanziamento di 238,8 milioni di dollari per il Residential Schools Missing Children Community Support Fund, che scadrà nel 2025. Il Primo ministro Justin Trudeau aveva poi sottolineato l’importanza di riconoscere l’impatto odierno delle scuole residenziali: «Ciò che è accaduto decenni fa non fa parte della nostra storia, ma è una parte inconfutabile del nostro presente».
A sostegno di questa affermazione così improbabile, rimane da chiedersi come mai senza alcuna prova valida il governo federale ha immediatamente stanziato quasi 8 milioni di dollari. Per che cosa sono stati spesi quei soldi? Perché poi il governo Trudeau abbia promesso anche 320.000.000 di dollari a qualsiasi altra comunità indigena che volesse fare richieste simili, rimane un mistero. E tentare di svelarlo è dovere di una cronaca imparziale, noi ci abbiamo provato con l’approfondimento sul numero di aprile. (Fonte) (Fonte foto: Ansa)
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