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Alla Corte Suprema Usa il caso cruciale dell’affidamento dei bambini
NEWS 2 Novembre 2020    di Redazione

Alla Corte Suprema Usa il caso cruciale dell’affidamento dei bambini

Il giorno dopo le elezioni presidenziali, Amy Coney Barrett, che ora inizia la sua carriera come giudice della Corte Suprema, ascolterà le discussioni di uno dei casi più significativi per i diritti civili che si presenta alla Corte suprema da decenni. Il caso è Fulton v. Philadelphia. Il punto della contesa non potrebbe essere più delicato, poiché contrappone la protezione della libertà religiosa agli interessi delle coppie dello stesso sesso – e il contesto è l’affidamento dei bambini. Il suo iter per arrivare alla più alta corte della nazione è stato lungo e con risvolti amari.

Nel 2018, i funzionari della città di Filadelfia hanno insistito sul fatto che l’agenzia di affidamento dell’arcidiocesi cattolica di Filadelfia certificasse le coppie dello stesso sesso, regolarmente sposate, come genitori adottivi. Questo è qualcosa che l’agenzia arcidiocesana non poteva fare, poiché è in contrasto con l’insegnamento cattolico sul matrimonio. Qualsiasi tentativo di presentare questo come un esempio di fanatismo anti-gay di matrice cattolica si scontra immediatamente con fatti scomodi. I servizi sociali cattolici di Filadelfia non si oppongono alla certificazione e al lavoro con le persone gay. Accettano i bambini per l’affido indipendentemente da razza, sesso, credo, disabilità o orientamento sessuale. E se venisse avvicinata da una coppia sposata dello stesso sesso interessata all’affido – cosa che non si è mai verificata – allora indirizzerà senza alcun tipo si problema la coppia a un’altra agenzia.

Tuttavia, la città ha smesso di indirizzare i bambini in stato di bisogno all’agenzia diocesana e ha rifiutato di rinnovare il suo contratto con essa. I suoi 200 anni di assistenza ai bambini svantaggiati non contavano nulla, a quanto pareva. A questo punto due madri affidatarie di lunga data e l’agenzia di affidamento hanno intentato una causa. Altro dettaglio scomodo: le due madri, Sharonell Fulton e Toni Simms-Busch, sono entrambe donne single di colore. Fulton ha accudito oltre 40 bambini aiutandoli a mantenere una relazione con i loro genitori biologici. Lei e Simms-Busch sono state descritte come “eroi dell’affido”. Sono anche cattoliche che vogliono lavorare con un’agenzia che condivide i principi della loro fede.

In un documento presentato alla Corte Suprema, ex bambini affidatari e genitori affidatari/adottivi condividono le loro esperienze positive con le agenzie di adozione e affidamento gestite dai cattolici. Queste agenzie non sono semplici matchmakers, ma offrono supporto e servizi continui ai bambini, ai loro genitori affidatari o adottivi e ai loro genitori biologici (dove il ricongiungimento fosse possibile). La madre affidataria Winnie Perry osserva, ad esempio, che il personale dell’agenzia dei servizi sociali cattolici di Philly era lì per “qualsiasi cosa che non potessi gestire”. Adrienne Cox, figlia affidataria di Perry, attribuisce all’agenzia il merito di aver offerto a lei qualcosa di “unico”. Cox ritiene che le aspettative dell’agenzia nei confronti dei suoi genitori affidatari abbiano reso la sua esperienza d’infanzia più stabile e soddisfacente di quella vissuta da altri bambini in affido.

Consentire alle agenzie cattoliche di rispettare l’insegnamento della Chiesa sul matrimonio tra persone dello stesso sesso armonizza gli interessi politici e le garanzie costituzionali della libertà religiosa. E mantiene il flusso dei servizi. Il presidente della Corte Suprema John Roberts e il giudice Barrett appena confermato capiscono quanto sia importante questo tipo di agenzia per esperienza personale: entrambi hanno adottato figli. Fulton è anche un caso cruciale per la libertà religiosa in America.

Il giudice Anthony Kennedy, ha riconosciuto che la concezione del matrimonio di molti americani è formata da credenze religiose sinceramente sostenute. Ha ammonito che «il Primo Emendamento garantisce che le organizzazioni e le persone religiose ricevano un’adeguata protezione mentre cercano di insegnare i principi che sono così soddisfacenti e così centrali per le loro vite e la loro fede».

La rigida richiesta di Filadelfia che tutti i gruppi privati ​​appoggino il matrimonio tra persone dello stesso sesso al fine di collocare i figli adottivi in ​​case amorevoli, ignorando la libertà religiosa, ignora l’ammonimento del giudice Kennedy. Durante le udienze di conferma, il giudice Barrett ha spiegato più volte che la Corte Suprema non è un organo politico. I giudici devono salvaguardare le garanzie presenti nella Costituzione e interpretare fedelmente la legge. (Fonte)


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