di Domenica Agasso jr.
Sono state approvate e sono già in vigore. Contengono un chiarimento del carisma e prevedono un esercizio dell'autorità più partecipativo. Padre Eduardo Robles-Gil, direttore generale dei Legionari di Cristo, ha comunicato con una lettera che la Santa Sede ha approvato le nuove Costituzioni della Legione di Cristo.
L'approvazione è stata firmata il 16 ottobre da monsignor José Rodriguez Carballo, ofm, e padre Sebastiano Paciolla, O.Cist., rispettivamente segretario e sottosegretario della Congregazione per gli Istituti di Vita consacrata e le Società di Vita apostolica.
Con l'approvazione delle Costituzioni si realizza l'obiettivo principale del processo di rinnovamento iniziato nel 2010 su mandato di papa Benedetto XVI e proseguito da papa Francesco attraverso un delegato pontificio, il cardinale Velasio De Paolis. Le Costituzioni dovrebbero favorire una nuova fase nella vita dei Legionari, e del loro braccio secolare Regnum Christi, fondati da padre Marcial Maciel Degollado, che si è rivelato corrotto e pedofilo.
Il testo è il risultato di un lavoro di consultazione e riflessione che è durato quasi tre anni e al quale tutti i Legionari hanno avuto l'opportunità di partecipare e dare apporto ed è culminato con la celebrazione del capitolo generale straordinario nel gennaio e febbraio del 2014. Tra gli incarichi principali del processo di rinnovamento c'erano il chiarimento del carisma, la semplificazione e riduzione delle norme, assicurare un esercizio dell'autorità più partecipativo e conforme al Diritto canonico, la formazione dei Legionari, con speciale attenzione alla responsabilità di ciascuno nel fare il proprio discernimento vocazionale e garantire la distinzione tra il foto interno e il foro esterno (la guida del superiore e la disciplina religiosa).
Padre Robles-Gil afferma nella sua lettera: «Adesso, abbiamo in mano il testo delle nostre Costituzioni, che descrive, per ciascuno di noi, il modo proprio di vivere la vita religiosa nella Legione e così anche il cammino che ci guida alla santità e alla fecondità apostolica, al servizio della Chiesa e degli uomini».
Le nuove Costituzioni dunque chiariscono il carisma: nella missione di formare apostoli i Legionari esercitano il loro ministero pastorale soprattutto nel campo della diffusione della fede, l'educazione, l'evangelizzazione della famiglia, della cultura e dei media, il lavoro giovanile, la formazione del clero e la promozione della giustizia, la carità e la solidarietà con i più bisognosi. Inoltre, semplificano le norme che regolano la Congregazione riducendole da 872 a 235; garantiscono una modalità di esercizio dell'autorità che permette una maggiore partecipazione dei membri della Congregazione; prevedono una revisione della formazione dei Legionari, sottolineando la responsabilità personale di ciascuno nel discernimento vocazionale; si garantisce la distinzione tra foro interno ed esterno.
Per quanto riguarda la struttura di governo, si afferma che devono svolgersi opportune consultazioni prima della nomina dei superiori; le competenze sono decentrate e l'accento è posto sul ruolo dei consigli per aiutare i superiori nei processi decisionali e promuovere la responsabilità. Riguardo alla libertà di coscienza, le Costituzioni prevedono che ci siano direttori e confessori che si distinguano dai superiori della Congregazione e ai quali il religioso può avvicinarsi liberamente.
La Legione di Cristo vuole essere impegnata a prevenire l'abuso di minori, a rispondere rapidamente e in modo responsabile a qualsiasi eventuale accusa, ponendo attenzione alle esigenze delle vittime e delle loro famiglie e cooperando con le autorità civili ed ecclesiastiche.
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