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Cenerentola e Cappuccetto Rosso vietate dalla ministra nelle scuole francesi. Sono sessiste
NEWS 12 Ottobre 2015    

Cenerentola e Cappuccetto Rosso vietate dalla ministra nelle scuole francesi. Sono sessiste

di Paolo Levi

 

«Tenere lontano quei libri dalla portata dei bambini!»: no, non si tratta di Cinquanta sfumature di grigio o di chissà quale altro Best-seller a sfondo erotico. Ma di Cappuccetto Rosso, Cenerentola, Hansel e Gretel, i grandi classici della letteratura infantile che secondo alcuni esperti francesi sarebbero zeppi di contenuti sessisti. A Parigi, la ministra dell’Istruzione, Najat Vallaud-Belkacem, ha annunciato la caccia agli stereotipi di genere nei manuali scolastici.  

I nuovi programmi della scuola elementare, ha avvertito la pupilla di Francois Hollande, «sono un’occasione importante per migliorare i libri di scuola e prevenire stereotipi e discriminazioni che alimentano l’ineguaglianza tra gli alunni». Per farlo, racconta oggi Le Figaro, l’esponente del Parti socialiste si affida a uno studio del centro Hubertine Auclert, un’associazione impegnata per la parità tra i sessi, dal nome di una grande femminista di fine Ottocento.  

La ricerca sulle rappresentazioni sessiste nel primo anno di scuola elementare prende in esame 22 manuali illustrati destinati ai giovanissimi. Pubblicazioni in cui solo «il 39% dei personaggi è di sesso femminile», deplorano gli studiosi. Peggio. Già nelle prime immagini per imparare a leggere, le bimbe vengono rappresentate soprattutto all’interno, magari a giocare in spazi chiusi. Proprio come le mamme, spesso in cucina o mentre svolgono mansioni domestiche, mentre i mestieri scientifici, nel 97% dei casi, sono rappresentati esclusivamente da figure maschili. 

Arriva poi l’avvertimento sulle numerose favole della cultura popolare, come appunto Cappuccetto Rosso, Cenerentola, Hansel e Gretel, spesso “imbottite di rappresentazioni sessiste”. L’associazione deplora che la maggior parte di questi capisaldi della letteratura per ragazzi schiaccino i “personaggi femminili ai loro stereotipi”. E per fortuna che nei ventidue volumi presi in esame ci sono anche alcune eroine forti, che “guidano l’azione senza dipendere dai personaggi maschili”, riconosce il centro Hubertine Auclert. Mentre ancora troppi manuali parlano di Homme per indicare il genere umano. Inoltre, nella sfera domestica «il modello dominante se non unico è quello di una famiglia composta da due genitori e di uno o più figli». Più in particolare, avvertono gli studiosi, si tratta di “coppie etero con due bimbi di sesso diverso”. Di qui la proposta di mettere più in evidenza modelli famigliari diversificati, come quello monoparentale o omoparentale, più in fase con la Francia del boom dei single e del Mariage pour tous, la legge sulle nozze gay che è uno dei fiori all’occhiello della Francia socialista di François Hollande.