Maria das Dores Hipolito Pires, nota a tutti come Doris Hipolito, è sposata, ha due figli, ma almeno 3mila altri bimbi le debbono letteralmente la vita. Cioè la possibilità concreta di diventare un giorno santi nel Paradiso di Dio, perché – caso mai a qualcuno sfuggisse – per diventare santi e compiere l’opera di Dio occorre essere liberi e anzitutto vivi…
Di professione Doris fa la pedagoga e opera nei consultori per la famiglia dove è da sempre nota per la sua risoluta contrarietà all’aborto. Anche in casi di povertà, miseria e disperazione; anche nei casi border-line; anche nei casi più assurdi: perché non esiste scusa al mondo per sottrarre a una vita innocente la possibilità di diventare santi in Paradiso.
E quindi Doris, sconvolta ma mai vinta dalla terribile piaga dell’infantidicio per via abortiva, si è rimboccata le maniche persino in quel tugurio del mondo che è una certa parte del Brasile e ha piegato lo strumento più popolare e all’avanguardia che oggi esista al mondo, cioè Internet, al salvataggio di vite umane, ridando una possibilità di Paradiso a migliaia e migliaia di esseri umani altrimenti cestinati come carta straccia. Con il crowd-funding, ovvero la raccolta di fondi volontaria mediante donazioni che chiunque può fare con il pc, il tablet o il cellulare, ha strappato alla morte 3mila anime. Ha quindi costruito un contro di accoglienza e assistenza ad hoc, ma adesso non ci sta più: ha bisogno di una struttura più ampia.
Leggete la sua storia grandiosa e, se potete, se volete, aiutatela.
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