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Pasticcere vince in tribunale contro la lobby Lgbt, ma viene preso di nuovo di mira
NEWS 25 Marzo 2021    di Redazione

Pasticcere vince in tribunale contro la lobby Lgbt, ma viene preso di nuovo di mira

Jack Phillips, un pasticcere cristiano, è stato convocato di nuovo in tribunale per essersi rifiutato di fare una torta in contrasto con sue convinzioni religiose richiesta da un avvocato, Autumn Scardina, che si identifica come transgender e che lo ha citato in causa dopo il rifiuto della pasticceria di fare una torta per celebrare una “transizione di genere”. Il processo civile è iniziato il 22 marzo, condotto virtualmente dal giudice della contea di Denver, Alan Jones. La causa si basa sulla violazione della legge antidiscriminazione dello stato. L’avvocato di Phillips, Sean Gates, sostiene la tesi per cui il fornaio serve clienti di ogni provenienza ed è suo diritto rifiutarsi di realizzare un prodotto contrario alle sue convinzioni.

«Le prove mostreranno che se Jack Phillips prepara quella torta significherebbe che concorda sul considerare una transizione di genere come qualcosa da celebrare. Questa causa non riguarda la discriminazione, ma la libertà di non essere d’accordo», ha detto Gates. «Masterpiece Cakeshop [il nome della pasticceria] ha clienti abituali che sono gay, Masterpiece Cakeshop ha clienti abituali che sono transgender. Il problema ha a che fare con il messaggio che si vuole veicolare con la torta», ha detto l’avvocato. Autumn Scardina, nato uomo, ma che si identifica come una donna transgender, sostiene invece che non importa se ha chiesto una torta sul cambiare sesso o una torta di compleanno. «Ciò che conta è che si siano rifiutati di renderla una torta basata sulla mia identità». Scardina ha detto che l’ordine della torta mirava a testare le dichiarazioni di Phillips nel precedente processo su ciò che si sarebbe rifiutato di fare (Leggi qui e qui).

Phillips è il proprietario di Masterpiece Cakeshop a Lakewood, Colo, un sobborgo di Denver. Nel 2018, con il sostegno del gruppo legale Alliance Defending Freedom, ha vinto una battaglia legale durata sei anni presso la Corte Suprema degli Stati Uniti per essersi rifiutato di preparare una torta per celebrare l’unione di una coppia dello stesso sesso. La decisione del tribunale non si è basata sulle rivendicazioni di libertà di parola o sulle affermazioni di discriminazione sulla base dell’orientamento sessuale. Piuttosto, ha scoperto che il procedimento della Commissione per i diritti civili del Colorado contro il pasticcere «ha mostrato elementi di una chiara e inammissibile ostilità verso le sincere credenze religiose che motivano la sua obiezione». Phillips ha affermato in passato che non solo ha rifiutato torte inerenti l'”amore tra persone dello stesso sesso”, ma declina anche altri tipi di torte che vanno contro le sue convinzioni, tra cui torte per Halloween, feste di addio al celibato, divorzio, torte con alcol negli ingredienti e torte con messaggi atei.

Scardina ha avuto un certo coinvolgimento con la controversia sulla pasticceria già nel 2012, e-mail inviate alla pasticceria in cui veniva chiamato “bigotto e ipocrita” per aver essersi rifiutato di cuocere la torta con soggetto “amore dello stesso sesso”. Nel giugno 2017, il giorno in cui la Corte Suprema degli Stati Uniti ha accettato di ascoltare il caso precedente di Phillips, Scardina ha contattato Masterpiece Cakes e ha richiesto una torta con un design rosa e blu per celebrare una transizione di genere. La pasticceria declinò l’ordine, mettendo in moto un’altra disputa legale e politica. Tre mesi dopo aver vinto il caso alla Corte Suprema, Phillips affrontò quindi una denuncia legale da parte di Scardina. L’anno seguente, la pasticceria di Phillips ricevette molteplici richieste di torte che celebravano Satana, usando simboli satanici, richiedendo contenuti sessualmente espliciti o promuovendo l’uso di marijuana. Scardina stesso aveva richiesto almeno una di queste torte a temi satanici. In una deposizione, infatti disse: «Penso che volessi che mi facesse una torta con l’immagine di Satana che fumava una canna».

Quando la Commissione per i diritti civili del Colorado ha accettato la denuncia di Scardina nel giugno 2018, Phillips ha poi chiamato in causa il Colorado. Affermò di essere perseguitato per le sue credenze religiose. Le fasi del processo infatti mostravano prove che era vittima di “ostilità anti-religiosa”. Alcuni commissari avevano convenuto che la libertà religiosa è «un atto di retorica spregevole» e un commissario ha detto a un legislatore dello stato del Colorado che la commissione aveva «un pregiudizio antireligioso».
La Corte Suprema degli Stati Uniti ha stabilito nel 2018 che la Commissione per i diritti civili del Colorado ha mostrato pregiudizi anti religiosi quando ha sanzionato Phillips per essersi rifiutato di preparare la torta nuziale dello stesso sesso. Tuttavia, i giudici non si sono pronunciarsi sulla questione più ampia se le imprese possano invocare obiezioni religiose per rifiutare il servizio a gay o lesbiche.

Gli avvocati di Phillips hanno sostenuto che la causa potrebbe portarlo al fallimento, evidenziando che ha già rinunciato a una quantità significativa di ordini di torte nuziali mentre il suo caso alla Corte Suprema era in sospeso. «Jack è stato minacciato di rovina finanziaria semplicemente perché prende decisioni su quali messaggi creare e celebrare- decisioni che ogni altro artista in Colorado è libero di prendere. La tolleranza per le diverse opinioni è essenziale», ha dichiarato Kristen Waggoner, consulente legale di Alliance Defending Freedom, il 4 marzo. (Fonte)


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