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Cure palliative, dalla manovra finalmente dei soldi
NEWS 23 Dicembre 2022    di Redazione

Cure palliative, dalla manovra finalmente dei soldi

CURE PALLIATIVE, MENORELLO (DITELO SUI TETTI): «GRAZIE ALLA MANOVRA, REGIONI MESSE IN CONDIZIONI DI CURARE TUTTI: GRAZIE A CHI HA DISINCAGLIATO IL NOSTRO PAESE»

Roma, 21 dicembre 2022 – «Le Regioni dovranno presentare entro il 30 gennaio di ciascun anno un piano di potenziamento delle cure palliative al fine di raggiungere entro il 2028 il 90% della relativa popolazione. Questo il senso dell’emendamento alla legge di bilancio Caroppo-Cattaneo (FI) che ha tradotto la lettera aperta delle 90 associazioni dell’Agenda Sui tetti e che è stato approvato dalla commissione Bilancio. Il provvedimento “disincaglia” finalmente il nostro paese dalle secche in cui -dal 2010- era finito alla voce terapie contro il dolore».

Così l’avv. Domenico Menorello, coordinatore del movimento ‘Ditelo sui tetti’, network associativo nato nel 2018 e neo componente del Comitato Nazionale di Bioetica, che osserva: «È questo il frutto dell’interlocuzione che il network “Ditelo Sui tetti” ha avuto, su input del Premier, con esponenti del governo quali il sott. Mantovano e i ministri Roccella, Schillaci, Calderone, Locatelli e Bellucci e con molti parlamentari, proprio per sottolineare che la cura per i più deboli non puó essere relegata in ultima fila in un paese civile e solidale. Con questo provvedimento le Regioni dovranno dare la giusta importanza alle cure per il dolore. È stata dunque vinta questa significativa sfida contro la cultura dello scarto e dell’abbandono di chi soffre, quella sfida posta anche dalla Corte costituzionale nella sentenza n. 242/2019, ove definisce questi diritti come essenziali. Ma fino a ieri l’assistenza e le terapie previste dalla legge 38/2010 erano assicurate solo al 25% dei pazienti su scala nazionale. Da oggi le Regioni dovranno impegnarsi con trasparenza perché questi diritti divengano di tutti e grazie al previsto monitoraggio semestrale di Agenas potrà avviarsi una vera e propria competizione virtuosa fra i vari sistemi sanitari regionali nell’alleviare le sofferenze» conclude.


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