sabato 27 aprile 2024
  • 0
«È morto per i tuoi peccati, anche se vivi come se non esistesse»
NEWS 29 Marzo 2024    di Giuliano Guzzo

«È morto per i tuoi peccati, anche se vivi come se non esistesse»

«È morto per i tuoi peccati, anche se vivi come se non esistesse». Più che uno slogan, è una pugnalata al cuore dell’indifferentismo religioso il messaggio della nuova campagna dei militanti dell’ACdP – acronimo dell’Asociación Católica de Propagandistas, una sigla privata di cattolici impegnati fondata nel 1909 dal sacerdote gesuita Ángel Ayala. Dopo aver già realizzato campagne comunicative assai efficaci nel corso del periodo natalizio e non solo – delle quali il Timone ha già dato più volte notizia -, l’ACdP è tornata all’opera, allestendo cartelloni e messaggi, stavolta, in 10 città dell’Andalusia, le cui processioni della Settimana Santa sono conosciute in tutto il mondo.

La campagna comunicativa pasquale in questione è oggettivamente molto forte. I manifesti raffigurano infatti Cristo umiliato dai soldati romani nella sua Passione, quando venne coperto con un mantello e gli fu posto una corona di spine sul campo per schernire la sua regalità. In detti manifesti, è presente anche un QR code che rimanda a un video in cui si vedono tre artigiani, un falegname, un fabbro e un fioraio, impegnati nella realizzazione «qualcosa che non viene rivelato fino alla fine», e le cui immagini sono accompagnate da una poesia composta per l’occasione.

Come già anticipato in apertura, lo scopo di questa nuova iniziativa appare dunque molto chiaro. Si tratta infatti di un invito, rivolto a tutti indistintamente, a riflettere – al di là di dibattiti sterili ed inconcludenti – sulla Buona Novella, ovvero sul fatto che Dio ha realmente mandato il suo Figlio unigenito, Gesù Cristo, il quale è poi morto per i nostri peccati e infine risorto, vincendo la morte e indicandoci la strada per la vita terna. Quello dell’ACdP è insomma un invito a riflettere in profondità sul senso della Pasqua, che non semplicemente “una festa cristiana”, ma è il momento decisivo. Quello che, letteralmente, segna la differenza tra morire e vivere; tra il condurre un’esistenza distratta e vuota e il sapere che, dopo quella terrena, ne arriverà un’altra. Se sapremo meritarci il Suo Amore.

ABBONATI ALLA RIVISTA!

(Fonte foto: Asociación Católica de Propagandistas, Facebook)


Potrebbe interessarti anche