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Elton John, i nastrini arcobaleno e una lunga storia pro LGBT. #IOBOICOTTOSANREMO
NEWS 10 Febbraio 2016    

Elton John, i nastrini arcobaleno e una lunga storia pro LGBT. #IOBOICOTTOSANREMO

di Gelsomino Del Guercio

 

Scelte ben calcolate per far aumentare l’attenzione attorno al festival “più amato dagli italiani”.

DA CONCITA A ELTON

Se l’anno scorso, il dibattito politico era incentrato sulla cosiddetta “teoria del gender” e Carlo Conti invitò a cantare Conchita Wurst, un travestito che si esibisce in abito da donna pur mantenendo una folta barba, la presenza della star britannica Elton John – in occasione della serata inaugurale del festival il 9 febbraio – coincide non a caso con la discussione in Senato sul riconoscimento delle unioni civili e sull’introduzione della stepchild adoption.

SIMBOLO DELL’OMOSESSUALITA’

Elton John attualmente è un simbolo della lotta sui matrimoni omosessuali e sulla possibilità di adozione da parte di coppie dello stesso sesso (anche se fino al 1988 è stato sposato con la musicista, Renate Blauel). Sarà a Sanremo con il compagno, David Furnish che probabilmente si siederà nella prima fila del teatro Ariston per ascoltare la performance di Elton.

LA MADRE SURROGATA

Vent’anni di relazione, Elton e David si sono sposati nel 2014 e “hanno avuto” due bambini dalla stessa madre surrogata: Zachary Jackson Levon, nato a dicembre 2010 e Elijah Joseph Daniel, nato nel 2013. Con il primo bambino si è raccontato che sir Elton mandava un aereo tutte le mattine da Londra negli States per prelevare il latte materno e portarlo al piccolo (Il Giornale.it, 6 febbraio). «Sarà straziante per lui accorgersi che non avrà una mamma. Ma è così felice. Non ho mai visto un bambino più contento», disse durante la trasmissione “Today” dell’emittente Nbc (gay.tv, luglio 2012)

“DECIDERA’ LUI”

Non si sa se la star parlerà con la stampa in occasione della trasferta sanremese o farà qualche accenno alla sua vita privata dal palco. Interpellato a margine del tradizionale gala di benvenuto al Casinò di Sanremo, Carlo Conti ha tagliato corto: «Elton John è un ospite canoro del festival», ha detto il conduttore di Sanremo 2016 prima di lasciare il party.  Lo stesso Conti al Corriere della Sera (9 febbraio), ha precisato: «Unioni Civili? E’ a Sanremo per cantare ma può dire ciò’ che vuole ».

GANDOLFINI AVVERTE

Alla polemica si è aggiunta anche la voce di Massimo Gandolfini, presidente del ‘Family day’ 2016, che sull’argomento ha detto: «Chiediamo che ci si limiti alla sua performance canora, evitando che si trasformi in un comizio a favore dell’omogenitorialità. Il servizio pubblico – conclude Gandolfini – non può essere strumento di parte» (Il Messaggero, 8 febbraio).

PRECEDENTE INQUIETANTE

Certo, i precedenti di Elton John a Sanremo lasciano presagire “nubi”. La star manca a Sanremo dal 1994, quando si esibì con RuPaul, il più noto travestito della musica di allora. «Non c’è bisogno che faccia un comizio sul palco. La sua storia parla già molto chiaramente e parla di amore e di normalità forse per questo fa così paura già solo la sua presenza», azzarda Marilena Grassadonia, presidente delle Famiglie Arcobaleno.

STAR DAL PASSATO BURRASCOSO

Nel 1976 Elton John dichiara la sua omosessualità, qualche anno dopo si sposa con una donna, alla fine degli Ottanta ammette di essere stato tossicodipendente, alcolista e bulimico e infine inizia una storia col suo attuale compagno.

VIOLENZA E BACI

Ma non è solo la sua presenza a far discutere. Ci sono altre esibizioni destinate a far rumore, come quella di Hozier (probabilmente venerdì), il cantante irlandese conosciuto per il brano di successo mondiale “Take Me To Church” che denuncia le discriminazioni contro gli omosessuali: il video della canzone ha suscitato polemiche per alcune immagini violente e per una sequenza di baci tra uomini.

AMORE COME MORTE

Il suo brano lo stesso autore lo ha spiegato in maniera piuttosto inquietante: «Ho trovato l’esperienza di innamorarsi o essere innamorati simile ad una morte, la morte di tutto. Ti guardi mentre muori in un modo meraviglioso, e sperimenti per un momento brevissimo – se ti guardi per un momento attraverso i loro occhi – che tutto ciò che pensavi di te se ne va. In un senso di morte e resurrezione».

Insomma, sir Elton John e Hozier potrebbero trasformarsi in due potenti spot pro legge Cirinnà (Libero quotidiano, 9 febbraio).

DA PAUSINI A RENATO ZERO

Sul palco ci sarà anche Laura Pausini, che si è spesa in più di un’occasione a favore delle unioni civili. E a un festival tacciato da alcuni di essere ‘gay friendly’ si preparano a partecipare anche icone ‘trasversali’ come Patty Pravo e Renato Zero. E persino il co-conduttore  Gabriel Garko è entrato nell’occhio del ciclone.

GARKO PRO UNIONI GAY

«Sono consapevole di essere un sex symbol – ha detto Garko (Ansa.it, 9 febbraio) anche se la gente che mi conosce sa come sono. So che devo essere sognato e desiderato da più persone: se devo essere desiderato da un uomo che, per desiderarmi, ha bisogno di pensare che sono gay, va benissimo. Lo stesso vale se vuole sognarmi una signora di 60 anni». L’attore è favorevole anche alle unioni civili: «Penso che se due persone sono maggiorenni e consenzienti sono libere di fare quello che vogliono, non sono in grado di giudicare nessuno. L’importante è che non diano fastidio alle persone che non devono essere infastidite».

#IOBOICOTTOSANREMO

La comunità dei lettori de La Croce, il quotidiano diretto da Mario Adinolfi, ha anche lanciato un hashtag su Twitter: #ioboicottosanremo, a cui segue l’invito a spegnere la televisione durante l’esibizione della superstar britannica. «È un insulto per tutti coloro che pagano il canone Rai – spiegano gli organizzatori della protesta –  vedere la sfrontatezza con cui ancora una volta si usi la kermesse musicale per fare propaganda all’utero in affitto».