«Ci vuole la faccia foderata di piombo di Renzi per fare un appello al voto cattolico, dopo una legislatura che ha visto un’offensiva senza precedenti all’antropologia umana e alla libertà di pensiero. Basta ricordare due fiducie sulle unioni civili, private delle adozioni solo grazie al Family Day, e il voto sul bio-testamento senza libertà di coscienza. A questo si aggiungono le proposte di legge per la legalizzazione delle droghe, il ddl sull’omofobia che colpisce i reati di opinione, i tentativi di introdurre l’ideologia gender nella riforma della scuola e il divorzio lampo. E ancora, qualche giorno fa, la nomina all’Unar di Manconi, personaggio da sempre schierato su posizioni ultra liberiste e pro LGBT». E’ una dichiarazione di Massimo Gandolfini, leader del Family day, dopo l’appello al voto cattolico lanciato ieri da Matteo Renzi, segretario del Pd intervenuto ad una convention elettorale all’Auditorium del Massimo a Roma.
«Riguardo al futuro programma del Pd le cose vanno anche peggio. C’è un larga frangia del partito capeggiata dalla Cirinnà che sostiene pubblicamente la necessità di legalizzare l’utero in affitto, l’eterologa per tutti e il commercio senza limiti dei gameti; una componente così influente da impedire che il PD prendesse una posizione netta contro la maternità surrogata sia in occasione delle diverse discussioni parlamentari in materia sia nei consessi internazionali, dove da anni si cerca di far passare la messa al bando universale di questa barbara pratica. Di fatto, il PD sostiene la cancellazione per legge del padre e della madre», continua Gandolfini.
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