Nessuna prova e nessuna base giuridica sono mai state individuate, spiegano i Medici per la Vita, come riporta Catholic news agency, a sostegno delle accuse contro i volontari pro life. Eppure le accuse persistono, incuranti della loro inconsistenza: «L’affermazione secondo cui le persone che sostengono pacificamente il diritto alla vita impediscano al personale medico nelle strutture per l’aborto di esercitare la propria professione è inverosimile». Ogni legge ha la propria ratio. Quella della legge appena varata sui “conflitti in gravidanza” è una sola, secondo Alexandra Linder, presidente della Federal Association for the Right to Life: «stabilire l’aborto come “normale assistenza sanitaria”». (Fonte Foto: Imagoeconomica/Pexels.com)