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Germania, 1941. Quando il nunzio apostolico Orsenigo informava sulla campagna pro eutanasia del Reich
NEWS 28 Febbraio 2017    

Germania, 1941. Quando il nunzio apostolico Orsenigo informava sulla campagna pro eutanasia del Reich

da Oblatio Rationabilis

 

Cari amici, vi offro due righe di un rapporto diplomatico indirizzato alla Segreteria di Stato di Sua Santità, redatto il 10 Settembre 1941 dal Nunzio Apostolico monsignor Cesare Orsenigo. Mi sembra utile per capire dove affondano le radici dell’odierna campagna pro eutanasia:

«A Berlino, proprio di questi giorni, si proietta sfrontatamente nei cinema un film dal titolo Ich klage an, il quale non è che una spudorata esaltazione dell'eutanasia: l'accusato – Ich klage an – è un medico prima restio alla eutanasia, più tardi convinto da un collega e da un bene elaborato episodio della opportunità sociale di simili omicidi. Al tempo stesso si proietta nei cinema di Berlino il “film”  “Alcazar” , spagnuolo, mutilato però delle sue belle scene religiose, come non si lascia proiettare il “film” italiano sulla “Scuola all'aperto”, solo perché contiene scene della preghiera degli scolari all'inizio della lezione». 

(Actes et documents du Saint Siège relatifs à la Seconde Guerre Mondiale, Vol. V. p 195)

Ich klage an, Io accuso è un film del 1941, diretto da Wolfgang Liebeneiner e interpretato da Heidemarie Hatheyer, Paul Hartmann, Mathias Weiman e Margarete Haagen. Prodotto in collaborazione con il ministero della propaganda nazista, fu presentato in concorso alla Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia del 1941. Il film ha come tema l'eutanasia, ma aveva in realtà l'obiettivo di supportare il programma Aktion T4 (noto anche come programma eutanasia), che sarebbe stato solo propedeutico al piano di sterminio della Shoah. Il film è tuttora bandito in Germania. La trama : Una giovane donna, moglie di un brillante medico e scienziato, si ammala di sclerosi multipla e chiede che le sia data la morte prima che il decorrere della malattia la renda completamente paralizzata e ritardata. Il marito, che ha cercato invano un rimedio per la malattia, decide di accogliere il desiderio della moglie ma viene accusato di omicidio.