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«I sacerdoti promuovano l’adorazione eucaristica perpetua»
NEWS 27 Aprile 2023    di Redazione

«I sacerdoti promuovano l’adorazione eucaristica perpetua»

Mons. Francisco Cerro, arcivescovo di Toledo e primate di Spagna, ha chiesto a sacerdoti, religiosi e laici della sua diocesi di potenziare l’adorazione eucaristica perpetua. Secondo il prelato, infatti, la presenza di diverse cappelle di adorazione perpetua a Toledo sta portando molti frutti spirituali. L’adorazione perpetua cerca sempre di rispondere ai desideri più profondi del cuore umano, in qualche modo e espressi nel Vangelo quando quei greci dicono all’apostolo Filippo: «Vogliamo vedere Gesù».

Inoltre, l’adorazione perpetua è la risposta a quando Gesù molte volte dice che il Padre non smette di ascoltare coloro che pregano incessantemente giorno e notte. Nell’arcidiocesi di Toledo, ci sono diverse cappelle di adorazione perpetua: due nella città di Toledo, nella cappella dell’Immacolata, nell’Arcivescovado, e nella parrocchia di San Giovanni della Croce. Anche a Talavera de la Reina, nella Casa de la Iglesia, a Torrijos, a Oropesa.

Secondo mons. Cerro queste cappelle «costituiscono un’autentica fonte di vita e santità nella nostra arcidiocesi» e, continua, «come Pastore di Toledo, voglio sottolineare ciò che queste cappelle offrono a tutto il popolo Santo di Dio che vuole bere dalla Fontana dell’Amore».

Nella sua lettera indirizzata all’arcidiocesi elenca dieci punti per indirizzare ogni fedele:

«1. Si vive la centralità dell’Eucaristia, celebrata, consacrata e adorata.

2. Si adora di “giorno e di notte” come una chiamata a stare con colui la cui “delizia è vivere con i figli degli uomini”.

3. Si vive nella convinzione la promessa di Gesù che ci dice di «essere sempre con noi fino alla fine dei tempi».

4. È una grazia l’adorazione perpetua che cambia le nostre vite, le parrocchie, le comunità, l’arcidiocesi.

5. Pregare adorando di notte per la nostra terra, così piena di tenebre e conflitti.

6. Mi risulta che il Signore benedice con abbondanti vocazioni.

7. È un’esperienza gioiosa ed efficace di comunione tra tutte le realtà della Chiesa.

8. Si scopre la necessità di crescere dentro per servire fuori.

9. È un’adorazione perpetua per l’unione con Cristo Eucaristia. È l’anima di ogni progetto pastorale diocesano. È investire in fecondità apostolica.

10. È l’arcidiocesi con il suo arcivescovo a capo, che crede profondamente che queste cappelle siano essenziali nella nostra pastorale “con cuore”.

Chiedo a sacerdoti, ai consacrati e ai laici di potenziare questi luoghi per pregare giorno e notte. È necessario affinché tutto il popolo Santo di Dio viva la sua profonda vocazione alla santità. La presenza dei sacerdoti è necessaria per vivere e incoraggiare la speranza. La vita consacrata vive la radicalità dell’Amore del Cuore di Cristo Eucaristia e le famiglie e i laici, trovano a bere dalla fonte, per la loro stessa trasformazione nel mondo secondo il cuore di Cristo. Che la Madre di Dio, donna eucaristica, ci aiuti a vivere “incoronati” in una vita di Eucaristia, che in questa nuova fase di evangelizzazione fa bruciare il nostro cuore per la redenzione del mondo».

Infine, a conclusione della lettera, mons. Cerro fa una richiesta specifica e una benedizione: «Con la mia benedizione a coloro che promuovono e si prendono cura che l’adorazione eucaristica diventi una realtà nella nostra arcidiocesi, vi chiedo di pregare nell’adorazione eucaristica per il frutto del nostro Sinodo Diocesano che inizierà nel 2024 e in questo tempo in cui ci uniamo al Sinodo Universale e al papa Francesco». (Fonte foto: Facebook e cathopic.com).

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