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Il 92% dei francesi caccerebbe gli Imam che fanno sermoni contro la Francia
NEWS 20 Febbraio 2024    

Il 92% dei francesi caccerebbe gli Imam che fanno sermoni contro la Francia

Chi di sermone antifrancese ferisce, di sondaggio perisce. È questo che sembra dire l’esito dell’indagine di un ampio campione di francesi. I cittadini di tutte le fasce di età e anche di diversa estrazione sociale e appartenenza politica si sono espressi in modo piuttosto unanime in merito ai discorsi degli Imam presenti sul territorio che incitano apertamente all’odio nei confronti della Francia: «Secondo un sondaggio condotto dall’istituto CSA per CNEWS, Europe 1 e JDD, una grande maggioranza – il 92%  – dei cittadini francesi sostiene l’idea di un’espulsione definitiva e irreversibile di imam stranieri che diffondono sermoni anti-francesi.»

FAVOREVOLI ALL’ESPULSIONE

Lo studio rivela infatti un ampio consenso dell’intera popolazione: «Sia tra le donne (90%), tra gli uomini (94%), e nelle diverse fasce di età. In dettaglio, solo il 16% dei 18-24 anni si oppone a questa proposta.» Ciò che stupisce in modo particolare è l’adesione alla proposta di espulsione anche a sinistra. Il sostegno infatti non scende mai sotto l’80%, a prescindere dal partito di appartenenza: «Tra i socialisti, questa cifra raggiunge il 90%. Anche i sostenitori di La France insoumise (La Francia indomita, ndr) sono favorevoli all’83%. Non sorprende che a destra della scacchiera si osservino punteggi che sfiorano il 100%. È nel campo macronista che il sostegno è più forte con il 97%, appena dietro il Raduno Nazionale (98%).»

IL CASO DELL’IMAM MAHJOUB MAHJOUBI

Anche se non si può attribuire ad un singolo caso il compattarsi di un sentimento tanto diffuso, c’è un fatto recente che ha sicuramente contribuito all’indignazione traversale di tutta la cittadinanza nei confronti di chi predica apertamente e violentemente contro il bene comune della patria francese e ha portato alla richiesta del Ministro dell’Interno Darmanin di espellere l’imam radicalizzato:«Questo sondaggio fa eco alla decisione di Gérald Darmanin di ritirare il permesso di soggiorno a Mahjoub Mahjoubi, l’imam di Bagnols-sur-Cèze nel Gard. Quest’uomo avrebbe fatto commenti “anti-Francia” in un video condiviso sui social network. In particolare, ha definito la bandiera francese una “bandiera satanica” che non ha “nessun valore presso Allah”. “Non avremo più tutte quelle bandiere tricolori che ci cancrenano, che ci fanno male alla testa”, avrebbe affermato.»

Il video, trasmesso in una diretta Facebook il 9 febbraio scorso, mostra in modo inequivocabile l’enfasi con la quale l’imam identifica la bandiera francese come simbolo satanico, imposto ai fedeli musulmani così condotti a metterla davanti alla devozione che devono ad Allah. Il suo avvocato, riferisce il servizio de Le Parisien che riferisce l’accaduto, dice che le sue parole sono state fraintese. Il popolo francese, invece, crede di averle comprese chiaramente e ha preso posizione. Non sono mancate nemmeno nette prese di distanza da parte di personalità islamiche di spicco, come Tareq Oubrou, grande imam della moschea di Bordeaux e presidente dell’associazione degli imam di Francia secondo il quale l’imam estremista non rispetta per primo la religione islamica.

La République, con la sua cornice legislativa, e il paese fisico con i suoi confini, la sua storia, le tradizioni e la possibilità di esprimere ancora piuttosto liberamente voci differenti restano per quasi tutti i francesi un bene da difendere e i suoi nemici, tanto più se dichiarati e senza ombra di pentimento, da respingere. Vale la pena ricordare che la laicità della quale la Francia si ritiene campione ha potuto mettere radice in una civiltà fondata su radici cristiane; un cammino che ci auguriamo possibile anche per i paesi di fede islamica.

(Fonte foto: Pexels.com)


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