Il Consiglio supremo per gli affari islamici, organismo collegato al Ministero egiziano per le dotazioni religiose (Waqf), pubblicherà entro un mese un libro-vademecum sul tema della “protezione delle chiese nell'islam”. Lo ha riferito nei giorni scorsi il ministro Mohamed Mokhtar, a capo del dicastero che ha anche funzioni di monitoraggio sulle pubblicazioni circolanti nelle moschee.
Il libro in preparazione – ha spiegato il rappresentante del governo egiziano – ha lo scopo di documentare che nelle società islamiche il riferimento al Corano può essere declinato in una forma ispirata ai valori della convivenza e del rispetto tra le diverse apartenenze religiose dei cittadini. L'annuncio del ministro è arrivato mercoledì 30 marzo, nel corso della presentazione di un'altra iniziativa editoriale, un manuale-enciclopedia dedicato alla confutazione delle false concezioni dell'islam, che il rappresentante del governo egiziano ha valorizzato come uno strumento utile per combattere l'estremismo.
Nell'agosto 2014, la reazione dei gruppi islamisti colpiti dalla repressione dell'esercito prese di mira luoghi di culto e istituti educativi cristiani in tutto l'Egitto. Più di quaranta chiese vennero bruciate e saccheggiate. Nei giorni scorsi, un tribunale amministrativo egiziano ha stabilito che le chiese, in quanto luoghi di culto, non possono essere demolite. Il pronunciamento amministrativo riguardava il caso di una chiesa del Patriarcato greco rtodosso venduta alcuni anni fa, che il proprietario aveva chiesto di poter demolire per costruire al suo posto un nuovo edificio. (GV)
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