Jiawei Shen è nato a Shangai. Era una Guardia Rossa della sanguinosa e assurda rivoluzione comunista cinese. Durante la cosiddetta “Rivoluzione culturale” – una delle varie fasi in cui si è articolato il totalitarismo maoista, lanciata nel 1967, forse la più nota certamente una delle più terribili – fece parte di una squadraccia che demolì una chiesa cattolica. Oggi Jiawei Shen vive in Canada. Ha abbandonato tutto e cambiato vita appena prima del famoso e famigerato massacro di piazza Tiananmen, a Pechino, il 4 giugno 1989. Con Dio non ha ancora, finito di fare i conti, ma c’è un mistero sublime che lo attanaglia, che lo tallona, che non lo lascia tranquillo. E che lo sovrasta. «Non sono un fedele, non ho una religione», dice. «Ma credo nel potere dell'amore e del perdono. Anche per questo continuo a pensare a una donna cattolica in lacrime dopo che la mia squadra, ai tempi della Rivoluzione culturale, aveva devastato la sua chiesa». Talora i modi di Dio sono strani, agli occhi degli uomini.
Pensiamo per esempio al fatto che è dell’ambasciatore australiano presso la Santa Sede, John McCarthy, l’idea di “provocare” la sensibilità di Jiawei Shen, commissionandogli nientemeno che un ritratto di Papa Francesco. Jiawei Shen si diletta infatti di pittura, ed è piuttosto bravino. L’idea è stata quella di offrire al pontefice il ritratto in occasione del quarantesimo anniversario dell’instaurazione dei rapporti diplomatici fra Australia e Santa Sede. Informato del progetto, Francesco ha approvato durante il volo di ritorno dalla Giornata Mondiale della Gioventù in Brasile, nell’estate scorsa.
Le vie del Signore sono davvero infinite. Possono dunque tranquillamente passare attraverso un ambasciatore e un quadro. L’ex persecutore Jiawei Shen intanto ha cominciato a guardare, letteralmente, in faccia il Vicario di Cristo. Per il proseguio ci penserà l’Altissimo, ci penserà la coscienza dell’ex Guardia Rossa, ci penseranno le persone che Dio vorrà mettergli attorno. Per esempio noi, che con le nostre preghiere possiamo fare molto.
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