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«Il posto dei fascisti». Oltre 80 tombe vandalizzate in Francia
NEWS 9 Maggio 2024    di Manuela Antonacci

«Il posto dei fascisti». Oltre 80 tombe vandalizzate in Francia

Uno spettacolo davvero inquietante, quello che si è palesato nel cimitero di Tourtoirac, in Dordogna, dove ben 80 tombe sono state vandalizzate, martedì 7 maggio, con scritte in vernice nera. Non si tratta di un singolo episodio, perché già da mesi la procura di Périgueux aveva avviato un’indagine per «danno aggravato».

«È stato un artigiano venuto a lavorare sul cancello a fare la scoperta questo lunedì, intorno alle 14» – ha dichiarato Dominique Durand, sindaco del comune del Périgord Vert – «poi sono venuti i gendarmi a vedere i danni».  Alcune scritte paiono inneggiare ad Allah, altre si riferiscono a personaggi politici: “Allah“, “Vigliacchi”, “Vi odio”, “Martel  non tornerà ”[ Carlo Martello arrestò i musulmani nella battaglia di Poitiers nel 732 n.d.r.].

Diverse iscrizioni si riferiscono a personaggi politici: in particolare si annunciano le date di morte di Jean-Luc Mélenchon qualificato come “massone traditore”, Marine Le Pen “fascista” o Giordano Bardella “razzista” [durante un programma televisivo avrebbe definito lo  hidjab una “provocazione” n.d.r ] e Pascal Praud [un giornalista che ha denunciato la tendenza dell’islam ad imporre una sua visione del mondo, in qualunque paese o cultura n.d.r.]. «Altre scritte si riferiscono a Mila» [la studentessa che vive sotto scorta per aver criticato l’islam n.d.r.] ha aggiunto il sindaco del paese, il cui telefono non smette di squillare da quando sono state scoperte le profanazioni. «È abbastanza normale» , sostiene Dominique Durand, in riferimento all’episodio, «i residenti locali, che a volte sono ancora in lutto, cercano di denunciare i danni».

Il primo cittadino, in base alle segnalazioni, ha conteggiato la profanazione di una cinquantina di tombe in totale, tra cui quella di sua nonna e si chiede «quale messaggio gli autori di questo gesto stanno cercando di trasmettere» e se si tratta di una provocazione. «Dobbiamo rimanere pragmatici e aspettare che la polizia faccia il suo lavoro», ha aggiunto. Per ora,  il sindaco, pur trovando il gesto “deplorevole”, tuttavia non vuole trarre «nessuna conclusione affrettata». Tra dichiarazioni antisemite «scritte sulle tombe dei non ebrei» e iscrizioni anti-estrema destra o anti-sinistra, «tutto sembra deliberatamente confuso» crede il primo cittadino. «Lasciamo che la polizia faccia il suo lavoro». Senza aggiungere altro,  Durand si sta limitando ad intercettare tutte le segnalazioni e tutti i tentativi di denuncia «che saranno consegnati alla polizia».

Sebbene il sindaco parli di una situazione “confusa”, tuttavia l’Osservatorio sull’Intolleranza e sulle discriminazioni contro i cristiani in Europa, ha fotografato una situazione tutt’altro che confusa, sottolineando come fatti simili siano in aumento da tempo. Solo nel 2022 si sono verificati in Europa 748 crimini d’odio anticristiani, con un aumento del 44% rispetto all’anno prima. E fatti come questo del cimitero francese – per quanto siano anche indice di antisemitismo – sono eloquenti. Ma tornando ai fatti francesi: è da dicembre che in diversi cimiteri dei villaggi circostanti si compiono  questi gesti vandalici. In particolare sui calvari di Saint-Pantaly-d’Excideuil, Cherveix-Cubas, Saint-Mesmin e Coulaures. Secondo l’associazione SOS Calvaires, che restaura i calvari danneggiati, sarebbero in totale 82 i monumenti funebri danneggiati.

Questi ultimi episodi sono tanto più preoccupanti in quanto accadono solo due mesi dopo le ondate di danni avvenuti in questo settore, «che hanno colpito 58 tombe, 2 monumenti commemorativi e la porta di una chiesa», elenca l’associazione SOS Calvaires. Nel marzo scorso, l’associazione aveva comunicato a Famille Chrétienne di aver scritto una lettera al Primo Ministro «per allertarlo su questo fenomeno preoccupante». Egli avrebbe prontamente risposto manifestando «il suo pieno sostegno al municipio di Tourtoirac e alle persone le cui tombe di famiglia sono state profanate, nonché alla gendarmeria di Périgueux incaricata delle indagini» dichiarandosi pronto a restaurare ciò che è stato degradato. (Fonte foto: Screenshot France 3 Nouvelle-Aquitaine, YouTube)

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