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Il Re Sole rifiutà l’aiuto divino del Sacro Cuore: fu la fine della monarchia e della Francia cattolica
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24 Giugno 2014

Il Re Sole rifiutà l’aiuto divino del Sacro Cuore: fu la fine della monarchia e della Francia cattolica

La devozione al Sacro Cuore di Gesù si ebbe nel XVII secolo, prima ad opera di Giovanni Eudes (1601-1680), poi grazie alle rivelazioni private della visitandina Margherita Maria Alacoque, propagate da padre Claude La Colombière (1641-1682) e dai confratelli della Compagnia di Gesù.

Alla fine del secolo XVII, l’Europa era sotto il giogo del protestantesimo, che, anche se ostacolato dalla Contro-Riforma, diffondeva comunque le sue eresie e cominciava a corrompere gli spiriti, che si allontanavano dalla Chiesa. Per contrastare questi pericoli che incombevano, il Sacro Cuore apparve a santa Margherita Maria Alacoque, facendole delle rivelazioni.

I messaggi del Sacro Cuore di Gesù a Santa Margherita Maria erano indirizzati al re Luigi XIV di Francia, detto il “Re Sole”, ma con una particolare richiesta: la consacrazione del Re e della Francia al suo Sacro Cuore, con i privilegi che questa devozione avrebbe ottenuto, irradiando di benedizioni la società monarchica.

“Fa’ sapere al figlio primogenito del mio Sacro Cuore che, come la sua nascita temporale fu ottenuta grazie alla devozione ai meriti della mia santa Infanzia, così la sua nascita alla grazia e alla gloria eterna verrà ottenuta mediante la consacrazione che egli farà di se stesso al mio adorabile Cuore, che vuole trionfare sul suo e, mediante questo, sui cuori dei grandi della terra”.

“Il Sacro Cuore vuole regnare nella sua reggia, essere raffigurato sui suoi stendardi e inciso sulle sue armi, per renderle vittoriose su tutti i suoi nemici, abbattendo ai suoi piedi le teste orgogliose e superbe, per farlo trionfare su tutti i nemici della Chiesa”.

“Il Sacro Cuore desidera entrare con pompa e magnificenza nei palazzi dei prìncipi e dei Re, per esservi oggi onorato tanto quanto venne oltraggiato, umiliato e disprezzato durante la sua Passione. Egli desidera di vedere i grandi della terra tanto abbassati e umiliati ai suoi piedi, quanto allora venne annichilito”.

La consacrazione richiesta da Nostro Signore Gesù al Re non si realizzò e un secolo dopo, la Rivoluzione francese avanzò velocemente, abbattendo la monarchia e muovendo persecuzioni alla Chiesa e al Santo Padre. Dopo la morte del Re Luigi XIV la Francia iniziò la sua inarrestabile discesa, con ripercussioni sull’Europa cristiana, oramai alla deriva.

Durante la prima Guerra mondiale furono esibite oltre tredici milioni di bandiere e i soldati francesi indossarono i gagliardetti che riportavano il Sacro Cuore di Gesù con la dicitura “espoir et salut de la France”, speranza e salvezza di Francia. La portata di tale evento indispose talmente il governo laicista, che vietò la consacrazione dei singoli soldati al Sacro Cuore e la diffusione dei rispettivi simboli religiosi.

La beata Maria del Divin Cuore, contessa Droste zu Vischering ispirata da Dio, invitò il Papa Leone XIII a promulgare l'enciclica Annum Sacrum, con cui si realizzava la consacrazione del genere umano al Sacro Cuore di Gesù.  Altre due encicliche contribuirono alla diffusione della devozione: la Miserentissimus Redemptor di Pio XI e l'enciclica Haurietis Aquas di Pio XII.

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