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Il timor di Dio e il pensiero della morte: le «protezioni» che abbiamo dimenticato per arrivare in Paradiso
NEWS 16 Aprile 2016    

Il timor di Dio e il pensiero della morte: le «protezioni» che abbiamo dimenticato per arrivare in Paradiso

Al monastero di Sihăstria, nelle foreste nel nord della Romania, Elia Cleopa (1912-1998) pascolò le pecore per anni, passando i suoi giorni nella preghiera e nella contemplazione. Poi, all’età di soli 29 anni, fu scelto come superiore del monastero. Da quel giorno si dispiegò senza sosta la sua attività di padre spirituale e di riformatore monastico, che si intrecciò con le vicende storiche del popolo romeno. Dotato di profonda sapienza spirituale, temprato dalle sofferenze, interlocutore dei pastori come degli intellettuali, al momento della sua morte Cleopa era considerato padre spirituale di tutta la Romania. Il video e la trascrizione qui di seguito sono tratti dal sito Tradizione cristiana. Vita e ascesi in Cristo.

 

«Qual è la più grande sapienza che protegge l’uomo da ogni peccato e guida al Paradiso? Che diceva Basilio il Grande? La maggior sapienza in grado di proteggere l’uomo da ogni peccato e di condurre alla felicità incessante consiste nel vedere sempre la morte davanti a te! Morte! Morte! Morte! Morte! Morte!… MORTE! E nell’avere la preghiera di Gesù nella mente e nel cuore. Ecco che dice San Basilio: “La Scrittura afferma che dobbiamo incamminarci davanti a Dio senza deviazioni, né a sinistra né a destra. Perché qualcuno possa camminare diritto ha bisogno di due mura”. Ma non di mattoni, né di pietra, cemento o legno. Due mura spirituali! “Alla tua destra il timore di Dio, e alla sinistra il timore della morte”. La Sacra Scrittura dice che con il timore di Dio ogni uomo può cacciare il male! Colui che ha il timore di Dio alla sua destra e il timore della morte alla sua sinistra, s’incammina diritto davanti a Dio! [Invece] Stiamo dormendo tutto il tempo immersi nel peccato! Se non fossimo immersi nel peccato, piangeremo per i nostri peccati tutto il giorno!

Ricordate Sant’Arsenio il Grande? Piangeva nel deserto da 80 anni! Aveva perfino perso le sue ciglia per il gran pianto! Dopo aver vissuto in una reggia a Roma con gli imperatori, se ne andò nel deserto. Questi sì che erano santi, che piangevano per i loro peccati! [Noi non lo siamo] Perché erriamo davanti al Signore continuamente. Che il Paradiso vi prenda, voi che siete venuti da un vecchio, cadente uomo!»