Festa di Pentecoste
Cari fratelli,
la festa liturgica della Pentecoste, che stiamo celebrando, ci offre un indicazione preziosa per vivere in profondità questo mistero: dai testi proclamati infatti scopriamo che essa avvenne nel cenacolo. Sia la prima lettura che la seconda infatti sono concordi nel dirci che gli apostoli quel giorno si trovavano riuniti nello stesso luogo; il vangelo aggiunge solo una motivazione contingente “ per timore dei giudei” .
Possiamo dunque affermare che la festa di oggi sottolinea due movimenti necessari per celebrare veramente la Pentecoste , uno centripeto, l’altro centrifugo . Col primo si richiamano gli apostoli , e con essi i fedeli di ogni tempo, nel cenacolo per attendere, pregando , il dono dello Spirito ; col secondo si spingono gli apostoli e con essi i fedeli di ogni tempo a uscire dal cenacolo per rendere testimonianza a Gesù. Dice infatti San Paolo a tale proposito nella seconda lettura : “ Nessuno può dire : Gesù é Signore!” se non sotto l’azione dello Spirito Santo” .
Protagonista di entrambi i movimenti, fra loro complementari, è sempre lo Spirito Santo che procede dal Padre e dal Figlio. Questo stesso dinamismo lo si deve vivere anche in ogni celebrazione eucaristica : radunati in chiesa per “impastarci” con Gesù e inviati fuori di chiesa per dare al mondo lo stesso Gesù. Dal Vangelo di oggi possiamo ancora evincere altre due particolarità riguardo la festa di Pentecoste. La prima : Gesù dice agli apostoli prima di soffiare su di loro lo Spirito : “ Pace a voi!”, segno che il dono della pace di Cristo è uno dei doni dello Spirito Santo. La seconda : Gesù dice : “ Ricevete il dono dello Spirito Santo . A coloro che a cui perdonerete i peccati , saranno perdonati; a coloro a cui non perdonerete , non saranno perdonati” .
In questa Pentecoste antecipata , perché , è bene ricordarlo, siamo alla sera di Pasqua , lo Spirito Santo è donato per rendere attuale in ogni tempo la redenzione operata da Cristo, ossia la salvezza delle anime che è il compito principale della Chiesa . Questo significa anche che lo Spirito Santo , al di là delle circostanze culturali e sociali di ogni tempo, non potrà dire altro alla Chiesa se non ricordarle questa peculiare missione.
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