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In Paradiso potremo godere della presenza degli amici che avevamo quaggiù? La Chiesa dice di sa, ecco perchè
NEWS 3 Agosto 2017    

In Paradiso potremo godere della presenza degli amici che avevamo quaggiù? La Chiesa dice di sa, ecco perchè

di padre Angelo Bellon OP
da Amici Domenicani

 

Quesito

Caro Padre Angelo, mi chiamo Agostino e ho 33 anni.

Prima di esporle la mia domanda le esprimo i miei più sentiti complimenti per la sua bellissima rubrica,vero supporto di aiuto ed ispirazione per noi cristiani. Ebbene veniamo al quesito che le voglio proporre.

Noi tutti un giorno concluderemo la nostra esistenza terrena alla volta di quella eterna in cui si spera contempleremo Dio. Ebbene in questa nuova vita rincontreremo tutti i nostri cari, parenti,amici e tutte le persone che nella vita terrena abbiamo conosciuto, voluto bene e amato??? Insomma le nostre anime saranno in grado di riconoscersi e magari in un certo qual modo rientrare in contatto,ricevere e scambiarsi le stesse sensazioni meravigliose di reciproco amore e affetto che avevano sulla Terra??? Potremo continuare ad abbracciare (per rendere l'idea) e amare le persone care???
Mi scuso se le può sembrare una domanda strana ma ci terrei tanto ad avere un chiarimento perché in questa vita ho delle persone che amo tanto a partire dai miei familiari, amici e una persona di cui sono innamorato e da cui di sicuro non avrò mai la possibilità di essere ricambiato per varie ragioni.

Insomma mi renderebbe felice l'idea di potere rincontrare e continuare a vedere ed amare nell'altra vita queste persone. Al contrario mi sconforta tanto l'idea di abbandonarle per sempre.

Spero di non averla turbato e di ricevere da parte sua una gentile delucidazione se possibile. Grazie mille e che il Signore la benedica.

Cordiali saluti.

Risposta del sacerdote

Caro Agostino,

1. il Paradiso consiste nella comunione perfetta con Dio e con tutti gli Angeli e i Santi. La comunione con Dio è l’aspetto essenziale.

San Tommaso dice: “Se parliamo della perfetta felicità, che ci attende nella patria, non si richiede necessariamente per la beatitudine la compagnia degli amici poiché l'uomo ha in Dio la pienezza della sua perfezione. Ma la compagnia degli amici conferisce alla completezza della beatitudine” (I-II, 4,8).

E Sant’Agostino: “Le creature spirituali per essere beate non trovano soccorso che dall'interno, nell'eternità, verità e carità del Creatore. Se si dicesse che ne ricevono dall'esterno, forse si dovrà ridurre l'aiuto al fatto che esse si vedono reciprocamente, e che godono in Dio della loro compagnia” (Super Gen. ad Litt., VIII).

Evidentemente godremo della presenza e dell’amicizia delle persone care che si troveranno con noi in Paradiso.

2. Per quale motivi godremo anche della presenza degli amici e delle persone care? Perché la grazia non  distrugge la natura, ma la sana e la eleva.

Si può applicare questo principio di san Tommaso anche alla vita futura. La vita del Paradiso non vanifica i rapporti umani.

3. Questo convincimento è sempre stato presente nella Chiesa.

San Cipriano (del 3° secolo) scriveva: “Lì ci attendono la folla dei nostri cari, ci desidera la moltitudine dei genitori, dei fratelli, dei figli che già sono sicuri della loro incolumità e sono solleciti per la nostra salvezza. Quale grande gioia sarà per noi e per loro giungere alla loro presenza e al loro abbraccio!” (De mortalitate, 26).

4. Pertanto coloro che durante la vita terrena furono uniti nell'amore saranno uniti anche in cielo in un modo particolare.
Tutto ciò che con la morte è stato diviso in Paradiso si ritrova.

Il Paradiso sarà dunque un rivedersi e un ritrovarsi infinitamente più perfetto di quello che si è attuato di qua, dove le incomprensioni, i deperimenti, le malattie e le incursioni dei demoni hanno influito sulle nostre stesse amicizie.

5. Con la morte ci si separa per ritrovarsi in una forma più intima, più bella e più divina.

La presenza degli amici e delle persone care talvolta la sentiamo pesante: ie desidera magari per quel momento un attimo di silenzio, di raccoglimento, di solitudine. In Paradiso invece niente di tutto questo. Ci sarà comunione perfetta, totale e sempre beatificante.

Con l’augurio di ritrovarti con tutti i tuoi cari, ti assicuro la mia preghiera e ti benedico.

Padre Angelo