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Israele, incendio alla chiesa della Moltiplicazione dei pani: il fondamentalismo ebraico alza il tiro
NEWS 19 Giugno 2015    

Israele, incendio alla chiesa della Moltiplicazione dei pani: il fondamentalismo ebraico alza il tiro

di Giorgio Bernardelli

 

Ancora un attacco vandalico contro una struttura cristiana in Terra Santa. E questa volta a essere colpita è direttamente una delle chiese in cui fa tappa ogni pellegrinaggio sulle orme di Gesù. Questa notte le fiamme hanno colpito la chiesa della Moltiplicazione dei pani e dei pesci a Tabgha, sulla riva del lago di Tiberiade, retta dai monaci benedettini. L’incendio è stato contenuto dai vigili del fuoco, ma ha comunque provocato danni al chiostro di ingresso dove si trovano alcune strutture al servizio dei tanti gruppi che passano da questo angolo della Galilea.
 
Sull’origine dolosa delle fiamme ci sono pochi dubbi: su un muro proprio stanotte è comparsa la scritta in ebraico «I falsi idoli saranno distrutti», che è un verso dell’Alénou LeShabeah, una preghiera che gli ebrei osservanti recitano tre volte al giorno. L’allarme è scattato quando in Israele erano le 3,30 di notte; un anziano monaco e una giovane volontaria che risiedono nel complesso sono stati portati al Pronto soccorso per via dell’intenso fumo inalato.
 
L’episodio di questa notte a Tabgha è solo l’ultimo di una lunga serie di azioni di questo tipo che hanno avuto come obiettivo un simbolo della presenza cristiana in Terra Santa. L’anno scorso – proprio alla vigilia della visita di papa Francesco – a Gerusalemme erano state prese di mira con graffiti offensivi nei confronti dei cristiani la Chiesa ortodossa rumena e il Centro Notre Dame, il grande complesso cristiano subito fuori dalla Città Vecchia. In precedenza era toccato al cosiddetto Cenacolino – la chiesa dei francescani nei pressi del Cenacolo – all’abbazia della Dormizione e a un vicino cimitero cristiano. Nel 2012, poi, in un episodio molto simile a quello di stanotte, era stato preso di mira il monastero dei trappisti a Latrun, sulla strada tra Gerusalemme e Tel Aviv.
 
Gli stessi atti di intolleranza – che si ritengono di matrice fondamentalista ebraica – colpiscono anche i luoghi di culto della comunità musulmana in Israele. L’ong israeliana Rabbis for Human Rights, in prima linea nel denunciare queste violenze, ha contato ben 43 attacchi tra moschee, chiese e monasteri tra il 2009 e oggi. E anche il patriarcato latino di Gerusalemme ha più volte denunciato il fatto che solo raramente gli autori di questi atti di intolleranza vengono poi realmente identificati dalla polizia e perseguiti.
 
La chiesa della Moltiplicazione dei pani e dei pesci è di origini antichissime. Già nel IV secolo la pellegrina Egeria riferiva che in questo posto i cristiani su un altare facevano memoria del miracolo di Gesù. E l’attuale monastero sorge sulle fondamenta di una chiesa bizantina: sul pavimento restano tuttora alcuni mosaici del V secolo, tra cui in particolare uno raffigurante i cesti con i pani e i pesci che è diventato una tra le icone più note della Terra Santa.