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«La nostra debolezza è la causa del radicalismo islamico in Europa»
NEWS 20 Marzo 2023    di Giulio Meotti

«La nostra debolezza è la causa del radicalismo islamico in Europa»

Per gentile concessione dell’editore pubblichiamo uno stralcio del libro di Giulio Meotti, La dolce conquista. L’Europa si arrende all’Islam, edizioni Cantagalli, pagg. 456, € 22.00.

Il volume contiene anche diverse interviste, tra cui quella a Alexandre Goodarzy Professore di storia all’Université catholique de l’Ouest di Angers, Goodarzy è stato tenuto due mesi ostaggio in Iraq. Lo stralcio del libro di Meotti di seguito pubblicato è parte dell’intervista contenuta nel  libro.

Lei scrive: «In Europa nasciamo, consumiamo per mantenere un’economia in declino e non rischiamo altro che le code ai supermercati».

«Non siamo più la dimensione per affrontare ciò che abbiamo generato. La nostra debolezza è morale e fisica. I musulmani riempiono le moschee e le sale di boxe thailandese quando i francesi stanno femminilizzando e disertando le chiese. Gli immigrati di fede musulmana sono più coerenti dei francesi perché accolgono l’Islam come parte fondamentale e inseparabile della loro identità. I francesi potranno affrontarli e vincere questa guerra di civiltà solo quando capiranno e accetteranno il cristianesimo come elemento fondamentale e inseparabile dell’identità francese. La Repubblica è laica ma la Francia è cristiana. È solo la nostra profonda cultura che può arginare l’Islam. Il problema è quindi prima di tutto franco-francese e continueremo a coltivare l’Islam e i suoi eccessi islamisti finché non capiremo che una società non può basarsi sul consumismo e sull’edonismo. La negazione della nostra Storia è istituzionale. In modo abile, ai francesi viene insegnato fin dalla tenera età a vergognarsi di essere francesi. La sua storia oscura, la sua letteratura sconosciuta, la sua lingua ritrita, la sua scrittura graffiata, i suoi Calvari mozzati, i suoi monumenti sudici, le sue chiese bruciate, la sua identità negoziata, difficilmente danno ai giovani francesi il desiderio di difendere un’identità che non comprendono e in fine, non assumere.

È la nostra debolezza che è la loro forza. È l’abbandono dei nostri valori, della nostra visione verticale della vita, dell’assenza di trascendenza nella nostra vita, del rispetto per l’aldilà, gli anziani, i neonati, le donne che li hanno tagliati fuori, nella loro radicalità. E il loro radicalismo non è quello dei cristiani. Più la società francese offrirà loro / imporrà regole di vita sociali immorali (cioè non conformi ai loro valori tradizionali), più si rifugeranno nelle proprie tradizioni. Se la Francia non ha niente di meglio da offrire che il matrimonio gay, l’evirazione dell’uomo, il femminismo, l’aborto, l’eutanasia, l’eugenetica, il transgenderismo, il transumanesimo allora è l’Islam che imporrà i suoi codici alla comunità musulmana… almeno inizialmente».

Clicca QUI per leggere la prefazione di Boualem Sansal

(Immagine: Alexandre Goodarzy screenshot Youtube)

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