Un nuovo dibattito si sta aprendo in America, su come rispondere al meglio alla criminalità urbana, alla luce di una nuova recente emergenza, quella dell’aumento della criminalità violenta e degli omicidi in molte città. Gli approcci sono sostanzialmente due: uno fa leva sulla lotta contro i “fattori sociali strutturali” (disoccupazione, disuguaglianza economica, povertà, ecc.) considerate le cause profonde della criminalità. Il secondo approccio fa leva sulle forze di polizia, partendo dal forte calo della criminalità degli anni ’90 e 2000 che si è verificato grazie alla collaborazione sinergica tra polizia e procura, anche di fronte a realtà strutturali che si ritiene siano alla radice del problema della criminalità urbana.
Una terza prospettiva, invece, si sofferma a considerare il fragile stato delle principali istituzioni sociali: scuole, chiese e, soprattutto, famiglie e come in tante città americane questa debolezza strutturale avesse un ruolo nello sviluppo della criminalità urbana.
In un nuovo rapporto dell’Institute for Family Studies, in particolare, il focus è sulla famiglia. Basandosi sul lavoro di studiosi come il sociologo Robert Sampson, il quale ha scoperto che “la struttura familiare è uno dei più forti, se non il più forte, predittore di violenza urbana nelle città degli Stati Uniti” viene analizzato il rapporto tra struttura familiare e criminalità urbana nel XXI secolo. Nello specifico, ci si interroga sul modo in cui la struttura familiare è associata alla criminalità e ai tassi di omicidio nelle città americane.
Si è scoperto che le città sono più sicure quando prevalgono le famiglie con due genitori, mentre sono più colpite dalla criminalità quando l’instabilità familiare è la “normalità”. Il tasso di criminalità totale è circa il 48% più alto nelle città che hanno una quota superiore alla media di famiglie monoparentali, rispetto alle città che hanno meno famiglie monoparentali. Questa differenza diventa più marcata quando si va ad analizzare i crimini violenti e gli omicidi, in particolare, nelle città che presentano un livello superiore alla media di genitori single. In esse si registrano tassi di criminalità più alti del 118% e tassi di omicidi più alti del 255%. Nella sola Chicago le famiglie con un solo genitore hanno registrato tassi di criminalità più alti del 137%, tassi di criminalità violenta più alti del 226% e tassi di azioni omicide più alte del 436%.
Alla base vi è un mix tra l’accresciuto rischio di instabilità familiare che determina una difficoltà forte nella socializzazione da parte dei bambini piccoli e il ruolo che l’assenza del padre gioca nel fornire meno guida e supervisione sui figli adolescenti e, soprattutto, sui giovani maschi adulti.
Fonte foto: Bing
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