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La scuola cattolica toglie la recita pasquale su Gesù. E l’allievo islamico se ne va
NEWS 31 Maggio 2023    di Federica Di Vito

La scuola cattolica toglie la recita pasquale su Gesù. E l’allievo islamico se ne va

Di sicuro i continui attacchi e l’intolleranza ideologica nei confronti del cristianesimo può scoraggiare anche i più saldi, producendo lentamente una sorta di autocensura e di vergogna in chi crede. Ma spesso siamo noi stessi a nasconderci dietro a un dito. Lo dimostra un episodio accaduto in una scuola cattolica del Bergamasco, che pone tutti noi di fronte a una domanda: come pensiamo di essere credibili se siamo i primi a lasciarci assorbire dalla cultura dominante? A raccontare i fatti è don Davide Rota, superiore del patronato di San Vincenzo.

Una famiglia musulmana ha consapevolmente scelto per il proprio figlio una scuola cattolica, perché salda nei princìpi religiosi: «Di comune accordo mamma e papà avevano scelto quella scuola per il figlio perché avevano avuto modo di convincersi della bontà dei metodi e contenuti dell’istituto d’ispirazione cattolica. Questo benché la famiglia fosse islamica e la scuola privata, il che imponeva alla famiglia non pochi sacrifici». Tutto sembrava andare avanti in uno spirito di reciproca intesa e collaborazione, ma un giorno i docenti, interpretando le richieste di alcune famiglie, decidono di sostituire la recita pasquale su Gesù con «un ecumenico spettacolo di musiche, canti e poesie all’insegna dei «più universali valori di pace, solidarietà e fratellanza».

Autogol. «Dopo le vacanze pasquali il figlio della coppia musulmana non si era più visto», prosegue il racconto del sacerdote, «la scuola lasciò passare quattro giorni prima di telefonare: “Vostro figlio è assente da giorni: cos’è successo?”, e la famiglia: “Lo abbiamo iscritto a un’altra scuola”. Se si tratta di problemi economici, siamo lieti di potervi dare una mano”, rispose premuroso il dirigente scolastico». È il padre dell’alunno a spiegare le motivazioni il giorno dopo: «Avevamo scelto la vostra scuola perché aveva una chiara impostazione religiosa, ma il teatro di Pasqua ci ha fatto capire che voi avete così poco rispetto del vostro Dio da permettervi di“ censurarlo”. E così ci siamo resi conto di non poterci più fidare di voi. Ecco perché abbiamo deciso di cambiare».

Ecco allora che questo fatto denuncia quel cristianesimo che assomiglia più a un look da indossare all’occasione che all’incontro con Gesù. Basti pensare come oggi si faccia un continuo parlare di “valori universali” e non si testimonia Gesù come Via, Verità e Vita. Certo, così facendo forse pensiamo di ottenere consensi o applausi, ma finiremo per restare con un pugno di mosche (Fonte foto: Unsplash).

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