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La Tavola Ouija e i suoi simboli occulti: un pericolo da evitare
NEWS 5 Marzo 2019    di Raffaella Frullone

La Tavola Ouija e i suoi simboli occulti: un pericolo da evitare

Mentre ancora non si è spenta la scia surreale di polemiche suscitate dal libro degli esercizi di una scuola elementare, accusato di «sessismo» per aver osato associare i verbi «stirare» e «cucinare» alla mamma e «leggere» e «lavorare» al papà; mentre si rincorrono le voci sul fatto che il principe Harry, secondogenito di Carlo e Diana, prossimo a diventare padre, voglia crescere il proprio figlio in modalità gender fluid, e mentre sempre più giochi e giocattoli vengono realizzati in modalità gender neutral per non influenzare i bambini (sic!), la Hasbro, colosso statunitense nella produzione di giochi da tavolo, va in controtendenza, e per uno dei suoi ultimi prodotti realizza per il mercato italiano due versioni, una marrone per i maschietti e una tutta rosa per le femminucce. Peccato che il gioco non sia affatto un gioco.

Disponibile sul loro sito, ma anche su Amazon a portata di clic, la Tavola Ouija (questo il nome del “gioco”), sebbene realizzata in un formato per bambini, nasce come strumento per entrare in comunicazione con gli spiriti occulti. Concretamente è costituita da un piano in plastica su cui sono segnate le lettere dell’alfabeto, i numeri dallo 0 al 9, un «sì» e un «no» e dei simboli esoterici. In questo modo i bambini possono simulare in tutto e per tutto una seduta spiritica evocando uno spirito e formulando domande di qualunque tipo.

La Tavola Ouija – il nome deriva da «oui» e «ja», «sì» in francese e tedesco quindi due volte – è stata inventata da Elijah Jefferson Bond (1847 – 1921), un avvocato americano secondo diverse fonti appartenente alla massoneria, nel 1890, periodo in cui lo spiritismo si diffondeva a macchia d’olio per l’Europa, con la ricerca di un contatto con i defunti.

La Hasbro ha acquisito i diritti della Tavola Ouija nel 1991 ma la realizzazione del prodotto a misura di bambino ha suscitato numerose polemiche – come ha riportato domenica scorsa Andrea Cionci sulla Stampa – poiché si tratta di una porta sull’occulto per i più piccoli. C’è da dire che loro non sembrano nasconderlo, poiché sul loro stesso sito presentando il “gioco” scrivono: «Radùnati attorno alla lavagna se ne hai il coraggio e sblocca i segreti di un mondo misterioso e sconcertante. Se hai domande, il mondo degli spiriti ha le risposte e la tavola Ouija è il tuo modo di riceverle».

La pericolosità di una pratica di questo tipo – e Amazon propone la Tavola Ouija nella categoria dove si trovano i più noti Taboo, Allegro Chirurgo e Trivial Pursuit – è aumentata dal fatto che oggi sono sempre più numerosi i genitori che non credono nel soprannaturale e sono incuranti delle conseguenze che certi riti possono avere. Riti di fronte a cui la Chiesa ha sempre messo in guardia i fedeli con grande severità (vedi il Catechismo ai punti 2115-2117). D’altra parte la più grande astuzia di satana non è proprio quella di far credere che non esiste?

 


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