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«La vita cristiana è fatta di vicinanza». A San Benedetto i Tipi Loschi celebrano Frassati
NEWS 7 Luglio 2021    di Teresa Giustozzi

«La vita cristiana è fatta di vicinanza». A San Benedetto i Tipi Loschi celebrano Frassati

Si è appena conclusa l’edizione numero 28 della festa del beato Pier Giorgio Frassati, ininterrotta dal lontano 1994 a San Benedetto del Tronto, dove ha sede la Compagnia dei Tipi loschi, il sodalizio che prende il nome proprio dal gruppo che il beato torinese creò tra i suoi più cari amici. È un’occasione per le famiglie della compagnia di proporre a tutti una serie incontri per approfondire il rapporto tra la fede e la vita quotidiana, e anche solo per incontrarsi. Oggi incontrarsi è diventato di per sé un grande affare; l’oggi sembra privilegiare, con la scusa delle circostanze attuali, la maggior distanza possibile. Invece la vita cristiana è fatta proprio di questa vicinanza. E la Compagnia dei Tipi loschi ne ha fatto un po’ la sua piccola bandiera. Gli incontri si sono tenuti nei fine settimana tra il 18 giugno e il 4 luglio.

Non sembrava vero, dopo tutti questi lockdown e coprifuochi, vedere così tante persone insieme riunite per ascoltare incontri o per cenare in compagnia. Comunque gli incontri ci hanno permesso di riflettere su ciò che accade intorno a noi senza bere tutto quello che dice la tv o l’influencer di turno. Mi viene in mente l’incontro sull’epidemia, in cui il dott. Paolo Gulisano, attraverso evidenze scientifiche, ci ha dimostrato che questo fatidico vaccino non è invincibile o miracoloso come si dice. E, come sempre più spesso accade, si tenda a denigrare la libertà e i diritti della persona.

Giovanni Zennaro, invece, ha testimoniato come alcune famiglie vivano attorno al monastero benedettino di Norcia alla ricerca di una vita mossa dai ritmi della preghiera. Il Chesterton Day, organizzato dalla Società Chestertoniana Italiana, ha visto padre Spencer Howe che dalla lontana America grazie alla tecnologia ha illustrato il nesso tra la bellissima Ballata del cavallo bianco del grande Gilbert Chesterton e Il Signore degli Anelli di Tolkien, riprendendo il tema conduttore della festa che è proprio un estratto della Ballata, ovverosia “ignoranti e coraggiosi“: perché tali sono i cristiani, perché vivono e vanno nel buio senza paura in forza della fede e della forza che vengono dalla morte e risurrezione di Cristo.

Altro incontro è stato quello tenuto dal giornalista sportivo Nando Sanvito, che ha presentato il caso di Alex Schwazer accusato ingiustamente di doping nel 2016, impedendogli di partecipare alle olimpiadi di Tokio 2021. Sanvito ha introdotto attraverso delle foto l’intricata vicenda che da circa un decennio vede protagonisti il campione olimpico di marcia Alex Schwazer e il suo allenatore Sandro Donati. Sanvito spiega che Schwazer nel 2016 non si dopò e che qualcuno intervenne per manipolare le sue provette d’urina. È stato il tribunale di Bolzano a stabilirlo ma nonostante ciò, non potrà comunque partecipare alle prossime Olimpiadi di Tokyo essendo ancora in vigore la squalifica. Ciò che colpisce di tutta questa storia, al di là delle intricate e corrotte vicende che coinvolgono le più grandi associazioni sportive, è il bel rapporto che si è creato tra Alex e il suo allenatore, che va oltre lo sport ma che mette al centro la persona superando fama e denaro.

C’è stata anche la bella testimonianza dal passato per il presente a proposito di “Voti, miracoli e prodigi”, grazie alle suggestioni di Don Vincenzo Catani, sacerdote della diocesi di San Benedetto del Tronto – Ripatransone – Montalto, e da Piergiorgio Bighin, scrittore psicologo e psicoterapeuta di Chioggia. Don Vincenzo ha ricordato i motivi che hanno dato origine alla Novena dell’Immacolata che si celebra a San Benedetto del Tronto dal lontano 1855, quando i sambenedettesi fecero un voto pubblico affinché terminasse il “cholera morbus”; Piergiorgio Bighin hai raccontato l’apparizione della Madonna detta della Navicella a Chioggia: una storia di devozione in un momento di grande prosperità ma di fede ormai quasi svanita.

Durante la giornata dedicata alla Scuola Libera Chesterton Maria Bonaretti delle Scuole ImmaginaChe, padre Andres Bonello dei preti del Verbo Incarnato e Lorenzo Belli della Scuola “La Nave di Telemaco” di Roma hanno approfondito il tema dell’educazione e l’importanza centrale del rapporto tra scuola e famiglia affinché lavorino insieme per educare i ragazzi a non seguire il pensiero dominante ma offrire loro l’esperienza cristiana.

Infine la festa si è conclusa con il divertente spettacolo basato su “Sister Act” e che ha visto protagoniste le ragazze delle medie e delle superiori, insieme alle loro responsabili. È stata proprio una bella festa, divertente, frizzante nello stile dei Tipi Loschi e di Pier Giorgio!

 


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